Gianpaolo dello Vicario, presidente della provincia e consigliere comunale d’opposizione, riporta il caso Forza Italia Aversa sui tavoli del commissario regionale e provinciale, Domenico Siano e Carlo Sarro. Dopo l’ultimo consiglio comunale finito in bagarre e la tregua tra il gruppo consiliare e il sindaco Giuseppe Sagliocco, Dello Vicario denuncia lo stato di caos totale in cui versa il partito nella città normanna, dove si tengono riunioni senza coinvolgere tutti e dove continuano ad avere un ruolo centrale politici che ufficialmente non hanno più alcun ruolo nel partito. Ricordiamo che ad Aversa il gruppo consiliare di Forza Italia ha due esponenti all’opposizione (Galluccio e Dello Vicario) e cinque in maggioranza (Tozzi, Luciano, Costanzo, Della Vecchia e Di Grazia).

 

Ecco il testo:

 

Onorevoli Commissari

con la presente nota vorrei sottoporVi alcune anomalie circa l’andamento del partito ad Aversa.

In considerazione degli incarichi che sono onorato di ricoprire, mi sentirei irresponsabile se non mi rivolgessi al coordinamento regionale e provinciale per esporre una serie di problemi che rischiano di svuotare il lavoro quotidiano che si svolge sul territorio.

Si sono susseguite nelle settimane scorse riunioni presso la segreteria provinciale su quello che dovrebbe essere il partito ad Aversa; ciò nonostante alcuni esponenti dopo aver dichiarato solennemente una linea politica (condivisa con chi??), a seguito di un intervento autorevole, hanno azionato un indecorosa retromarcia, lesiva dell’immagine del partito (secondo il mio modesto parere). I giornali locali sono zeppi di comunicati di consiglieri comunali che si autoproclamano, e storici esponenti che si assegnano compiti e ruoli, disconoscendo in maniera palese gli unici legittimati.

Tale stato di cose ha portato a non informare più neppure, come e quando, si svolgono le riunioni di partito, ritenendo che né io né altri esponenti, consiglieri comunali e non, appartenenti allo stesso, dovremmo essere interessati a tale riunioni??

Forse dovrei dire che non è dato sapere ai militanti, ai consiglieri e a chi rappresenta i vertici del partito, se e come quella parte di consiglieri e assessori di Forza Italia o aspiranti tali si riuniscano, e perché le uniche riunioni che si svolgono da ciò che si apprende, sono incentrate su rivendicazioni, spartizioni e spostamenti vari??

A tal proposito per fare chiarezza su quella che vuole essere l’impronta organizzativa ad Aversa, attraverso la condivisione di regole comuni e soprattutto rispettate, vorrei precisare di non aver delegato nessuno a parlare ed agire in nome mio, nè tantomeno lo hanno fatto i consiglieri comunali Michele Galluccio e Paolo Galluccio, ed insieme, nessuno degli stessi vuole partecipare ad un banchetto indigesto di poltrone.

La reticenza politica che aleggia nelle ‘’vecchie e polverose stanze del potere(molte volte trasversale)’’aversane, infatti, ha determinato la totale chiusura per qualsiasi azione politica che si voglia intraprendere a vantaggio della comunità con i mezzi democratici della partecipazione e del confronto.

Tutto questo accade sotto gli occhi di una città molto provata da scelte amministrative a dir poco discutibili che hanno portato il sottoscritto ed altri tre consiglieri comunali di F.I. a ritenere del tutto impossibile accordare parere favorevole al redatto bilancio di previsione.

Quindi mai come in questo momento, la mancata chiarezza ad un livello basilare come quello comunale, rischia di vanificare gli sforzi tesi all’unità, che il partito sta operando a tutto campo, alimentando il clima di sospetto e ambiguità dell’antipolitica e denigrando l’immagine del partito stesso.

Rivolgo questo appello ai vertici regionali e provinciali, unici legittimati, affinché possano al più presto risolvere tale increscioso stato, con la nomina di qualcuno che guidi i lavori e stabilisca le regole, prima che la situazione si incancrenisca irrimediabilmente.

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