Arienzo – Mensa scolastica, protestano i genitori degli alunni non residenti. L’anno scolastico é da poco cominciato e ad Arienzo già impazza la polemica sul fronte mensa scolastica. Dopo l’avviso pubblico da parte del palazzo comunale che comunicava l’inizio della refezione scolastica con un costo di 58 euro, prevedendo un’agevolazione per i soli alunni residenti, appartenenti a famiglie con un Isee inferiore ai 40mila euro, ha infatti preso vita il comitato dei genitori ‘extra – Arienzo’, formato dalle mamme e dai papà degli alunni non residenti che denunciano una discriminazione territoriale per i propri figli. In questi giorni il comitato ha già chiesto all’ente Comune e al primo cittadino di rivedere la soluzione adottata mente, nel frattempo, i genitori chiedono di essere autorizzati a fornire ai figli, per proprio conto, un pasto freddo, che deve essere comunque consumato nelle strutture della mensa con il controllo degli insegnati. “Il servizio mensa – scrivono infatti nel documento a sostegno della loro richiesta – è un momento didattico e non un servizio aggiuntivo, che rientra all’obbligo scolastico al quale dobbiamo attenerci”. La discriminazione territoriale effettuata dall’amministrazione comunale, che non sembra nemmeno difendere le fasce meno abbienti del Comune, dato che fissa il tetto Isee a 40mila euro annui, potrebbe in realtà determinare un danno al sistema scolastico arienzano. Dalle indagini fatte dal comitato genitori, emergono infatti chiari i dati che permettono alla scuola di Arienzo di mantenere una propria autonomia. Poco più di mille é attualmente il totale degli alunni che frequenta la scuola del paese (infanzia- primarie – medie) di cui il 44% proviene dai territori limitrofi. “A tetto inferiore di 900 alunni si perderebbe la Direzione Didattica e ci sarebbe l’accorpamento a Santa Maria a Vico – spiegano dal comitato- con conseguente: perdita dell’ufficio di segreteria attualmente composto da 5 impiegati più il segretario e la presidenza; gli scodellisti, ovvero il personale addetto alla mensa, tra l’altro tutti o quasi arienzano, passerebbero da 14 a 3 con solo una figura per plesso; gli insegnanti perdenti posto sarebbero oltre 50, 12 dell’infanzia e circa 40 della primaria; i collaboratori scolastici da 15 passerebbe a 5 o 6”. Per il diritto allo studio comunitario e il concetto di sussidiarietà non è possibile discriminare in ambito scolastico, anche perchè l’istruzione fino all’Università è considerata bene pubblico e non comunale/territoriale. L’apporto degli alunni extra comunali dunque sembra essere fondamentale e già in passato è stato utile agli istituti. Si consideri infatti che lo scorso anno, al plesso “P.co Europa”, scuola dell’infanzia di Arienzo, 4 delle 5 zanzariere date in donazione dai genitori, furono donate da genitori residenti a S.Maria a Vico. I genitori extra Arienzo fanno sapere che si batteranno per far valere quello che è un diritto dei propri bambini.

 

 

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