Gioia sannitica – Bilancio di previsione approvato dai nove consiglieri di Rinascita ed i quattro contrari di Uniamo Gioia.  Un bilancio di previsione 2014 il primo   da sindaco, per Michelangelo Raccio, dopo anni di assessore alle finanze nelle giunte Fiorillo(ora assessore) e quindi conoscitore dell’apparato contabile finanziario.  Era il maggiore adempimento all’attenzione della seduta consiliare  di ieri sera iniziata con i consiglieri di maggioranza, i primi ad entrare, che hanno attesa circa dieci minuti per l’ingresso dei consiglieri di minoranza.  Raccio in un’ampia premessa ha illustrato  i contenuti essenziali del fondamentale strumento di pianificazione finanziaria rilevando in primis  quello che è una “stortura” per  le ragioni illustrate : da previsione è quasi un consuntivo . Questo perché si tratta di spese già fatte in questi mesi dell’anno – ha spiegato Raccio ricordando nel corso del suo intervento gli aggiustamenti possibili con l’assestamento entro novembre. Le ragioni sono semplici : si è procrastinato l’adempimento, si sono allungati i tempi perché tutti i comuni aspettano certezze di risorse finanziarie da trasferire da parte dello stato centrale. Ecco perché ritardano l’approvazione dei bilanci( proroga sancita e consentita  nella legge ndr)- ha aggiunto annunciando anche di “essersi sentito con la prefettura dopo la diffida di rito ”. Il primo riferimento è stato proprio quello del taglio di risorse che l’ente matesino ha subito : meno 150.000 euro. “Non è giusto trattare così i comuni : lo stato ci dice vi do meno soldi prendeteli dai cittadini . Meno entrate da trasferimenti a fronte di costi uguali, fissi nel tempo come per il personale” ha dichiarato nel suo intervento introduttivi sul bilancio. Quindi ha elencato le cifre più importanti :  un aumento del 3% di entrate tributarie(tasi, accertamenti imu-tarsu), il mancato rimborso statale per l’imu per la prima casa(“abbiamo fiducia in Renzi” ha detto con una punta di ironia). Capitolo spese : “qui  abbiamo un aumento  del 3% come la spesa per i secchi  destinati alla raccolta differenziata, ancora da consegnare,( qui  sono stati richiesti dei chiarimenti dai consiglieri Franco e Porto ndr) , il leasing finanziario attivato  per la sostituzione di punti luce nell’impianto di pubblica illuminazione ed infine il pagamento delle rate di un debito fuori  bilancio accertato ed approvato nella scorsa giunta con una “ditta locale” da pagare entro tre anni dalla formalizzazione. Il debito riconosciuto è quello con la “Termotetti” dopo un elaborato calcolo delle posizioni creditorie e l’approvazione  durante la giunta Fiorillo.

Michele Martuscelli

 

 

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