“Quando si paleso’ l’idea della mia nomina a presidente del Ce4 venne da me Sergio Orsi”,’ continua Valente. “Sergio Orsi – spiega – venne da me facendomi capire che c’era gia’ un accordo per la costituzione di una societa’ mista dove a capo ci doveva essere la societa’ la Flora Ambiente. Io gli dissi che potevo aiutarlo solo dopo essermi confrontato con i politici di riferimento dei 20 sindaci perche’ avevamo realizzato una maggioranza di centro destra con Landolfi, Cosentino e Lorenzo Montecuollo. Lui mi disse che ne avrebbe parlato lui con Cosentino. Poi quando mi trovai a parlarne io con l’ex sottosegretario, lui mi fece capire che potevo aiutare Sergio Orsi per la societa’ mista”. “Senza Cosentino avrebbe agito ugualmente a favore degli Orsi?”, chiede il pm. “No – risponde Valente – io non potevo prendere decisioni senza essermi prima consultato con i politici di riferimento”. Il racconto dell’ex presidente Ce4 continua poi su quelle che furono le decisioni per fare in modo che gli Orsi si aggiudicassero la gara d’appalto. “Ci recammo dall’avvocato Adonolfi di Napoli – racconta – c’eravamo io, gli Orsi e l’architetto De Biasio. Bisognava trovare delle modalita’ per agevolare gli Orsi e mettemmo una clausola per dare un punteggio maggiore a quelle societa’ che avevano all’interno dei giovani, dato che Flora Ambiente aveva a capo i figli degli Orsi. Di fatto la societa’ degli Orsi non aveva ne’ competenza ne’ attrezzature. A scadenza del bando, si presentarono Flora Ambiente ed Eco Campania di Nicola Ferraro”. “Fu avvicinato da Nicola Ferraro in quel periodo?”, chiede Milita. “Si, venne da me con la scusa di parlarmi del contenzioso che la societa’ aveva, ma in realta’ ebbi l’impressione che lui sapesse bene che stavamo agendo a favore degli Orsi e alla fine dell’incontro mi offri’ 300 milioni se lo avessi aiutato per la gara d’appalto. Io rifiutai”, la ricostruzione dell’ex presidente. Valente racconta anche della Covim, che faceva capo al clan La Torre di Mondragone, e della sua paura di escluderli dalla gara. “Orsi – dice Valente – mi consiglio’ di andare da Donato Ceglie, in quel periodo pm presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Andammo all’incontro e Ceglie ci suggeri’ di mettere una clausola nel bando di gara che escludesse coloro i quali avevano un contenzioso con il consorzio, cosa che aveva la Covim. In questo modo io mi sarei giustificato e non avrei avuto problemi con il clan di Mondragone per favorire gli Orsi. Ci furono vari incontri con i referenti del clan La Torre e loro erano molto arrabbiati. Quando lo dissi a Orsi lui mi racconto’ che non dovevo avere paura perche’ dietro di noi c’era un esercito inteso come camorra, i casalesi. Capii dopo che dietro c’era Francesco Bidognetti, detto Cicciotto”. L’esame del teste continuera’ il 27 ottobre.