Nessuno dei tredici inquilini che alloggiano alle Reggia di Caserta, tutti ex dipendenti ora in pensione o parenti di ex dipendenti, ha titolo legittimo per risiedervi. Emerge da un’indagine che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha delegato ai carabinieri dopo un servizio uscito a giugno sulla trasmissione de La7 ‘L’aria che tira’ in cui si parlava, appunto, dell’annosa questione su cui per anni la Sovrintendenza e gli altri enti come il Demanio si sono rimpallati la responsabilità e la competenza. Al momento non è stato ancora ipotizzato alcun reato, ma è probabile che nel frattempo l’informativa finisca anche alla Corte dei Conti per danno erariale. Quel che è certo è che nessuno dei 13 inquilini avrebbe oggi diritto ad occupare l’alloggio alla Reggia: da un lato perché, secondo gli accertamenti dei carabinieri che hanno sequestrato parecchia documentazione, gli aventi diritto, ovvero i dipendenti che dal 1974 in poi hanno ricevuto questo privilegio, sono morti o in pensione, per cui vedove o altri parenti non hanno alcun titolo per continuare a viverci; inoltre c’è la questione del canone attualmente corrisposto alla Sovrintendenza, che è in media di 150 euro ma che secondo la rivalutazione, vista anche l’esclusiva ubicazione delle abitazioni, dovrebbe essere almeno di 1100 euro. La situazione di probabile “occupazione sine titulo” si protrae inoltre da dieci anni, per il cui danno erariale, se accertato, dovrebbe essere ingente.

 

 

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