“Noi dobbiamo difendere quello che abbiamo e lottare per potenziarlo. E’ per questo che mi batterò, e sono certa di avere tutti i livelli istituzionali del Partito Democratico con me, perché Stefano Caldoro cambi il provvedimento che prevede la soppressione della Breast Unit”. Lo ribadisce Camilla Sgambato dopo l’incontro avuto questa mattina con il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Caserta, il dottor Luigi Muto. “Il direttore mi ha rassicurato sul fatto che resterà l’unità semplice di Senologia e che darà seguito al provvedimento regionale garantendo comunque un servizio ed un’assistenza adeguata alle donne. Io – ha proseguito la deputata – sono convinta delle capacità e della buona volontà del dirigente di dare una svolta positiva all’intera gestione aziendale ed anche su altri aspetti ci siamo confrontati e gli ho garantito massima collaborazione e sostegno istituzionale. Ciò nonostante – ha ribadito Camilla Sgambato – resto dell’opinione che l’accorpamento di Senologia a Chirurgia sia nei fatti un depotenziamento, soprattutto dal punto di vista psicologico e logistico, dell’assistenza che noi possiamo offrire ad una donna che si trova ad affrontare il difficile percorso di un tumore alla mammella”. “I pazienti – ha sottolineato la parlamentare – sono persone, non numeri. La loro dignità vale più di burocrazia e tecnicismi. Il dottor Muto ha spiegato perfettamente la logica alla base della decisione del provvedimento; capisco e già sapevo che manca la radioterapia e la medicina nucleare. Lavoriamo su questo: verifichiamo, dalla Regione all’Europa che strumenti e possibilità ci sono per ottenere fondi. Ma contemporaneamente non rinunciamo a quel poco che abbiamo: potenziamo la Breast Unit esistente a Caserta affinché abbia i requisiti necessari per essere davvero tale. Caldoro non usi la scure dei tagli in maniera indiscriminata: è troppo semplice dire che si sana il bilancio, se poi si tagliano i servizi. Per questo basta un ragioniere. La politica e le istituzioni devono lavorare per aggiungere e potenziare i servizi, non per tagliarli”.