Regionali: tour di De Luca in provincia di Caserta, il sindaco di Salerno sfida Renzi

Enzo De Luca non demorde. Come al solito. E nonostante i segnali di guerra provenienti da Roma prosegue la sua campagna territoriale in vista delle primarie (si faranno?) per la scelta del candidato Pd alla presidenza della Regione Campania. Le barricate alzate da Lorenzo Guerini, ovviamente per conto di Renzi, sui nomi finora in campo, cioè il suo e quello di Andrea Cozzolino, non bloccano l’avanzata del sindaco di Salerno. Che mercoledì 22 ottobre ha programmato un tour in provincia di Caserta, dove incontrerà esponenti Dem, imprenditori e amministratori locali. E’ prevista anche una tappa nella città capoluogo. Vuole dare una prova di forza De Luca. Mostrare i muscoli. Rendere quanto più difficile la vita ai vertici romani. Sarebbe complicato per il premier sbarrare la strada ad un aspirante governatore che dimostri un forte radicamento, oltre che il noto carisma. Renzi farà di tutto per sponsorizzare un suo cagnolino di compagnia (Pina Picierno), ma non sarà facile neanche per il lider maximo stoppare De Luca senza una valida motivazione politica. Per ora il capo del governo ha ottenuto quello che voleva: la paralisi del partito campano, che sulle primarie non sa che pesci prendere. Non a caso Guerini ha avvertito che la scelta del candidato non potrà essere “una resa dei conti”. E dovrà essere avallata da Roma. “Non si decide solo a Napoli”, ha detto il vicesegretario Democrat. Il problema di Renzi è che né De Luca, né Cozzolino sono addomesticati. In una regione importante come la Campania non si può non puntare su un cortigiano. Nel frattempo il sindaco di Salerno prosegue il suo cammino senza farsi condizionare più di tanto dall’ostilità dei vertici nazionali. Ma per lui ci sono altri ostacoli da superare, forse ancora più ostici di quelli politici: le sue vicende giudiziarie potrebbero pesare in modo determinante sul futuro politico di De Luca. In caso di condanna in uno dei procedimenti penali in corso a suo carico, Renzi brandirebbe senza pietà l’arma letale per toglierlo di mezzo. Definitivamente.

Mario De Michele