“Mentre i fumi tossici dei rifiuti incendiati al Parco della Marinella intossicano i degenti del Loreto Mare e gli abitanti della zona, i lavoratori dell’Astir in Fallimento attendono che passi il settimo mese senza cassa integrazione. Stanno attendendo con ansia che si avvii e concluda anche il processo di reimpiego di tutti i lavoratori nel nuovo soggetto Regionale del Settore Ambientale, Campania Ambiente e Servizi.” Lo scrivono in una nota le segreterie dei sindacati autonomi dei lavoratori Astir, da mesi in lotta per la Cig e per il passaggio in Campania Ambiente e Servizi “Rispetto a quanto avvenuto in Via Marina, ci permettiamo solo di richiamare l’attenzione di tutti, sul fatto banale che, se non si fosse interrotta colpevolmente l’attività di Astir, almeno i cumuli di rifiuti, in parte già selezionati, sarebbero già spariti un anno e mezzo fa. In merito si potrebbe chiedere la testimonianza dell’ex Questore di Napoli, Franco Malvano, all’epoca amministratore dell’azienda. Non “una grande crisi finanziaria” ha bloccato le attività di Astir, ma una serie di scelte miopi e sbagliate, che hanno privato la regione di un soggetto pubblico con 450 dipendenti, impegnati a realizzare progetti di pulizia e salvaguardia di tanti territori in Campania, non solo al Parco della Marinella. I rifiuti abbandonati sul territorio sono uno dei disastri che affliggono l’Ambiente Campano ed i progetti di bonifica e rimozione sono da tempo già finanziati, ma si preferisce caricare (quando questo avviene) sugli ammortizzatori sociali, piuttosto che impegnarsi sul lavoro. In primo luogo nelle martoriate Terre dei fuochi”.