«Politiche e finanziamenti destinati ai temi della sicurezza e della legalità in Regione Campania restano avvolti in una fitta nebbia. Le commissioni speciali sono deprivate della loro funzione istituzionale di controllo. Ci chiediamo se ci sia qualcosa da nascondere» lo affermano in una nota congiunta Angela Cortese e Antonio Amato, Presidenti delle commissioni anticamorra e beni confiscati della Campania al termine di un’audizione cui hanno preso parte il commissario antiracket e antiusura regionale Franco Malvano e i consiglieri Anita Sala, Corrado Gabriele e Carlo Aveta, mentre non è intervenuto il direttore generale dell’ufficio federalismo Francesco Del Vecchio «Mi hanno comunicato per le vie brevi di una nuova disposizione per la quale i dirigenti, se convocati, prima di intervenire devono essere autorizzati e in questo caso il Dottor Del Vecchio non lo era stato» afferma Amato «Non capiamo le ragioni del diniego alla partecipazione di Del Vecchio, non si forniscono informazioni essenziali al controllo democratico, anche perché sui temi della legalità non c’è un assessore e Caldoro ha mantenuto a sé le deleghe. Addirittura il senatore Malvano, che pure ha ricevuto il suo incarico da questa giunta, chiedeva lumi sull’individuazione e la spesa di alcuni fondi. Insomma, su temi così delicati, si è creato un muro di gomma che offende il nostro mandato democratico e, nei fatti, elude i controlli». Per la Presidente Cortese, inoltre «Non è ammissibile che i lavori di una commissione d’inchiesta come quella che mi onoro di presiedere siano puntualmente bloccati da un veto del capo di gabinetto del presidente della Regione. Giacché Caldoro impedisce ai propri dirigenti di prendere parte alle sedute, lo inviterò a venire in prima persona a rappresentare la giunta in commissione Anticamorra non solo come Presidente ma come consigliere eletto dai cittadini».

 

 

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