Potranno registrarsi come coppie gay, proprio di fronte al Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, dove si trovano gli uffici comunali. Pieno appoggio all’istituzione di un registro per le unioni gay e per le coppie di fatto da parte del sindaco del Comune di Pompei (Napoli): Nando Uliano si prepara ad aprire il Municipio alle nuove forme di matrimonio, sull’onda di quanto ha già fatto a Roma il sindaco Marino. “Non abbiamo alcuna difficoltà a istituire il registro delle unioni civili, anzi – spiega il sindaco della città mariana – ribadisce la laicità delle Istituzioni. Siamo completamente favorevoli e siamo già al lavoro per la sua definizione”. Infatti, questa mattina il sindaco di Pompei ha già proposto, ricevendo ampio consenso, ai suoi membri di giunta il progetto di accoglienza delle nuove forme di unioni di fatto. “Vi verranno riportate anche le unioni tra persone dello stesso sesso e trascritti i matrimoni contratti all’estero. È un’esigenza molto sentita dalla società a cui va data una riposta ed è, a mio giudizio, un segnale di civiltà e apertura mentale – aggiunge Uliano -. Le condizioni sociali sono cambiate e così come le necessità dei cittadini. Quello di Marino è un gesto sicuramente provocatorio, ma non è la prima volta che certe ‘rivoluzioni’ partono dal basso. I sindaci possono e devono fare la propria parte, ma oggi più che mai è necessario intervenire anche con una legge dello Stato perché non ci siano più disuguaglianze”. La ‘rivoluzione’ di Uliano rappresenta per il territorio una provocazione forte almeno quanto quella del sindaco di Roma. Primo cittadino di un Comune contrassegnato dalla forte presenza della Chiesa, con la sede del Municipio proprio di fronte al Santuario dedicato alla Madonna del Rosario, accoglie decine di migliaia di fedeli ogni anno. E si vedrà quanta distanza metterà la posizione pro-matrimonio gay e coppie di fatto, tra il sindaco Uliano e l’arcivescovo di Pompei, Tommaso Caputo, con il quale il sindaco volle un incontro all’inizio del suo mandato per tentare una linea concorde nell’amministrazione della città. “D’altronde – prosegue Uliano – non faremmo altro che allinearci alle grandi democrazie occidentali. Amarsi alla luce del giorno, essere tutelati giuridicamente in caso di malattia o decesso del proprio compagno è un diritto inviolabile che non può essere vincolato al giudizio di pochi. Finché non viene lesa la dignità e la libertà altrui, le persone, uomini, donne o omosessuali che siano, devono essere liberi di operare le proprie scelte senza condizionamenti. Si tratta di una scelta politica dal grande valore innovativo che la mia amministrazione, operante in una città dal respiro internazionale, non può disattendere”.