Violazione del principio di irretroattività: con questa motivazione i sindaci di 13 comuni del napoletano chiedono alla Gori, la società che gestisce il servizio idrico sui loro territori, di sospendere il pagamento delle fatture pregresse ante 2012, e di incontrare il presidente e l’amministratore delegato della società per riesaminare la delibera del giugno scorso. La decisione è maturata stamattina, nel corso dell’incontro convocato nei giorni scorsi dal sindaco di Sant’Anastasia, Lello Abete, al quale si sono presentati i rappresentanti di 12 dei quasi 80 comuni chiamati per discutere delle fatture che hanno scatenato le polemiche e le proteste di molti cittadini delle zone interessate. I sindaci, che rilevato ”la violazione del principio di irretroattività delle pretese gravanti sui contribuenti”, hanno anche condiviso un documento-reclamo, che gli enti comunali metteranno a disposizione dei cittadini per consentire loro di contestare fin da subito le fatture arrivate nelle scorse settimane. Inoltre le fasce tricolori hanno chiesto, con una lettera inviata anche ai prefetti di Napoli e Salerno, l’incontro con i vertici societari per poter consentire ”ai cittadini che hanno ricevuto le suddette bollette di poter avere ulteriori chiarimenti e delucidazioni”.

 

 

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