Cambia ”marcia” il sistema del trasporto pubblico locale in Campania. Sono, infatti, ai nastri di partenza le gare per la gestione del sistema su ferro, gomma, e via mare, predisposte dalla Regione Campania. La prima deadline è il 10 dicembre prossimo, termine entro cui le aziende interessate dovranno presentare la documentazione per capire se potranno essere ammesse oppure no alle gare che saranno successivamente bandite. Nel piano, la Regione Campania metterà a bando i servizi su ferro, gomma e via mare. Nel primo caso, per il trasporto ferroviario, sono messi a bando quasi 9milioni e mezzo di chilometri come monte annuo con un importo totale a base di gara di poco più di 1 miliardo e 600milioni. La novità è che i contratti di servizio avranno una durata di 12 anni, così da consentire alle aziende di poter effettuare investimenti. Per i servizi su rete Rfi, il monte chilometri anno è di poco meno di sei milioni di chilometri, con un importo di gara di oltre 1 miliardo e 700 milioni. Per il trasporto su gomma, per il quale sono previsti diversi lotti a seconda del territorio delle province campane, il monte chilometri è di oltre 107 milioni, con un importo totale che supera i 2 miliardi di euro. Per il trasporto marittimo, sono previsti due lotti. Uno per la tratta che arriva a Capri, l’altra per Ischia e Procida. Nel primo caso, le miglia marine sono circa 150mila e l’importo totale a base di gara è di 9milioni. Per le altre due isole, invece, le miglia marine sono circa 300mila, per un importo totale di 27milioni di euro. Le aziende potranno partecipare da sole oppure in raggruppamenti temporanei. Ma, per evitare che cui sia una eccessiva frammentazione, il piano prevede che l’azienda capofila abbia i requisiti di capacità tecnico, professionale ed economico- finanziaria ed eseguire le prestazioni in misura non inferiore al 50%; ciascun’ulteriore azienda deve eseguire prestazioni in misura non inferiore al 10%. In questo modo, ogni raggruppamento di impresa potrà essere costituito al massimo da 6 soggetti. E’ inoltre possibile presentare domanda per uno o più lotti messi a gara.
”Abbiamo messo dei paletti molto chiari perché vogliamo aziende la cui dimensione economico-finanziaria e tecnica assicuri la qualità del servizio ai nostri cittadini”. Lo ha detto Sergio Vetrella, assessore ai Trasporti della Regione Campania, spiegando gli elementi che caratterizzano le gare per la gestione dei servizi di Tpl. ”I nostri utenti meritano stabilità – ha affermato – e non solo salvaguardiamo i posti di lavoro, ma credo che ci siano le condizioni per crearne altri”. Per Vetrella, è ”significativo” che, qualora le aziende costituissero un raggruppamento temporaneo, ”dovranno presentarsi in una dimensione tale da poter rispondere a tutti i requisiti previsti”. Sulla possibilità che potrebbero gestire il servizio di Tpl aziende straniere, l’assessore ha spiegato che ”mettendomi nei panni dell’imprenditore che voglia venire a investire qui, chi sarebbe lo stupido che viene qui e pensa di poter fare l’offerta e mettere mano su una rete così complessa senza giovarsi di coloro che hanno già esperienza?”. Anzi, Vetrella spera, nelle sue stesse parole, che ”le aziende campane abbiano una mentalità aperta da poter cogliere questa sfida”.
”Bisogna continuare a garantire al Sud quello che gli spetta, è questa la linea che manteniamo”. Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, parla così delle misure previste nello Sblocca Italia legate ai trasporti, spiegando che nel testo ci sono interventi che ”riguardano le infrastrutture”. ”Sulle infrastrutture e sugli investimenti – dice – il Sud deve avere un investimento del 35% che deve essere rispettato”. ”Monitoreremo, in sede di Cipe, che ciò avvenga – conclude – ma sugli investimenti ci sono leggi che impongono un limite, una soglia di investimento al Mezzogiorno che noi dobbiamo far rispettare”