Non c’è alcun rischio di una nuova emergenza rifiuti, nonostante la sentenza del Consiglio di Stato che ha bocciato gli sversamenti in discarica senza accordi tra Regioni. A tranquillizzare gli animi è Tommaso Sodano sindaco facente funzioni del Comune di Napoli e assessore all’Ambiente. Sodano chiarisce che ”la tipologia di rifiuto su cui si esprime il Consiglio di Stato non esiste più. Dai nostri impianti Stir, che sono stati ammodernati – aggiunge – esce solo rifiuto trattato, stabilizzato la cui parte residuale non va in discarica, ma a incenerimento”. Una parte di rifiuto che, spiega, “può liberamente circolare in Italia in virtù dell’articolo 35 del decreto Sblocca Italia”. ”Non siamo preoccupati – prosegue il sindaco facente funzioni – sebbene il ciclo rifiuti continui ad avere una carenza per la realizzazione degli impianti intermedi su cui più volte abbiamo chiesto di fare la nostra parte”. Per quanto riguarda una maggiore autonomia nel ciclo rifiuti di Napoli e dell’area circostante, il 31 ottobre si costituirà l’Ato 3 composto dai Comuni di Napoli, Frattaminore, Cardito, Caivano, Casoria, Afragola, Casaluovo, Acerra e Crispano. L’Ato ”dovrà gestire direttamente il ciclo rifiuti” e avrà come impianto di riferimento lo Stir di Caivano. ”É una data storica – conclude Sodano – Dal 1 novembre partirà la sperimentazione e dal 1 gennaio 2015, Napoli e gli altri Comuni godranno di una maggiore autonomia e potremo attuare politiche di efficientamento”.