Carcasse di bovini, flaconi di farmaci veterinari e soprattutto tante bottiglie di latte dismesse sia in Pet che in vetro sono stati rinvenuti in seguito agli scavi effettuati dai mezzi del XXI Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito nell’azienda di Gioia Sannitica (Caserta) dell’imprenditore Giuseppe Gravante, patron del marchio Foreste Molisane, finito ai domiciliari con l’accusa di aver sversato nel fiume Volturno per quasi vent’anni i residui della sua attività zootecnica. Gli scavi sono iniziati ieri mattina dopo che il personale del Corpo Forestale di Caserta aveva notificato al 75enne “re del latte” l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della locale Procura (pm Giacomo Urbano e Stefania Pontillo). Dai racconti degli ex lavoratori di Gravante è emerso che negli anni sarebbero stati interrati e bruciati in azienda tutti gli scarti dell’attività di imbottigliamento del latte per un equivalente di 6,5 quintali al giorno. Ma oggi, dal terreno, è emersa una vera e propria discarica di rifiuti pericolosi; oltre ai residui dell’attività zootecnica e di imbottigliamento del latte c’era anche un ingente quantitativo di rifiuti in plastica, e materiali metallici. Sul posto sono presenti anche i tecnici dell’Arpac. Le operazioni di scavo, che riguardano un’area di circa 500 ettari, proseguiranno anche nei prossimi giorni.


 

 

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