In quanto cittadino impegnato sul piano sociale e culturale trovo inaccettabili le dichiarazioni della europarlamentare Pina Picierno, con affermazioni gravi sulla CGIL e sulla sua segretaria generale. Con tutto il rispetto per chi si trova a ricoprire ruoli istituzionali e politici a livello nazionale ed europeo credo che ci sia un limite a tutto, in primo luogo quando si parla di una organizzazione come la CGIL che impegna milioni di uomini e di donne in difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori e delle persone. La storia della CGIL nasce dalle radici profonde del movimento operaio, delle lotte antifasciste e democratiche, trova piena legittimazione nella nostra Carta Costituzionale, nei suoi principi e valori fondativi per la vita civile e democratica del nostro Paese. Certamente possono essere liberamente discusse e criticate le sue scelte e le sue battaglie (come fa anche il premier Renzi), ma senza mai scadere in toni offensivi e battute irriverenti come quelle utilizzate dalla Picierno, che tra l’altro non ha nessun titolo o merito per poterlo fare impunemente. Per queste ragioni ho deciso – anche in qualità di vecchio militante e dirigente a livello provinciale e regionale della gloriosa CGIL di Di Vittorio e tanti altri prestigiosi leader del movimento operaio – di deplorare le esternazioni della Picierno, di invitarla a riflettere prima di parlare di cose serie come quelle che riguardano il lavoro e i diritti sociali. Invece di curare al sua immagine pubblica, forse farebbe meglio ad occuparsi con più continuità dei tanti drammatici problemi che assillano la nostra (anche sua terra natia),delle tante emergenze con cui siamo costretti a fare i conti nella nostra Regione e nel Mezzogiorno, in primo luogo come forze sociali e del terzo settore.
Pasquale Iorio
Già Segretario Provinciale CGIL