“Assolutamente sì”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervistato dal Mattino, annuncia la volontà di ricandidarsi a primo cittadino nel 2016. “Mi sono mancate le funzioni, ma mi sono sempre sentito sindaco – dice a proposito del mese di sospensione dovuto all’accusa di abuso di ufficio bei suoi confronti – Credo che questo trauma istituzionale, questa ulteriore ferita e lacerazione infertami da pezzi delle istituzioni, ha rappresentato un cambiamento profondo. Non si è ricostituita l’ordinarietà. Qualcosa è cambiato e adesso deve essere mio compito saper scrivere una pagina nuova nell’ambito del quinquennio del mio mandato”. De Magistris parla anche del decreto salva-Bagnoli: “Il 14 agosto, alla Città della scienza, Renzi diceva che Bagnoli si sarebbe fatta con le istituzioni locali. L’approvazione del decreto mi ha fatto pensare che ci abbia preso in giro”. Secondo De Magistris, è stato “un tradimento istituzionale: se Renzi non cambia la norma su Bagnoli si creerà una rottura istituzionale. Noi metteremo in campo qualunque iniziativa istituzionale, giuridica e politica per contrastare l’esproprio. Su Bagnoli noi siamo pronti a fare Davide contro Golia”. Quanto alla possibilità di presentare sue liste alle regionali, De Magistris risponde: “Non sarò spettatore passivo, ma non voglio ripetere il grave errore delle politiche del 2013. Vogliamo un presidente che rifletta le esigenze della città”.