E’ stato presentato ieri, nei termini previsti, per legge, il nuovo ricorso avverso la costruzione del Termovalorizzatore nel territorio di Giugliano. Ancora una volta Qualiano si è fatta promotrice di un ricorso congiunto al Tar, a cui hanno aderito i Comuni di Marano, Villaricca, Mugnano, Melito e Trentola Ducenta, che comparteciperanno anche a sostenere le spese legali.
“Quando si devono immaginare impianti invasivi come il Termovalorizzatore o le discariche non ci pensano due volte. La nostra diventa la zona giusta. – dice con amarezza e delusione il sindaco Ludovico De Luca – Quando, invece, ci sono stanziamenti da fare o impegni da assumere arrivano i problemi. Noi, come Amministrazione, faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità, per evitare che trasformino la nostra zona in una sorta di “riserva indiana”, una terra di nessuno”.
Il Primo cittadino di Qualiano, plaude all’impegno dell’avvocato Domenico Marrazzo, nonché consigliere comunale e consigliere della città Metropolitana. E’ stato il consigliere Marrazzo, infatti, a seguire tutta l’architettura del ricorso, scegliendo i giusti motivi atti a farlo accogliere dai togati del TAR.
L’auspicio è che anche questo ricorso trovi l’accoglimento da parte di chi deve esaminare i seri motivi e le concause derivanti dall’installazione di un ennesimo impianto in questa zona già fortemente avvelenata nelle viscere e nella salute di chi vi abita. L’impianto sorgerebbe a ridosso del centro abitato di Qualiano, nei pressi della Centrale Enel, che si trova sul confine, nel territorio di Giugliano.
Va detto anche che diversi gruppi politici e comitati, hanno chiesto di aderire e sostenere il ricorso al Tar a dimostrazione della grande sensibilità, che oramai c’è nella popolazione, la quale dimostra di essere sempre più attiva. Al momento, però, è stato deciso che il ricorso ha un taglio istituzionale e coinvolge solo i Comuni indipendentemente dall’Amministrazione politica che li guida.