‘Rivedere urgentemente i nuovi criteri del fabbisogno delle prestazioni riabilitative destinate alla Provincia di Caserta così come decretati dalla Struttura Commissariale: i limiti contenuti nella proposta metodologica determinano un’inconcepibile approssimazione che annienta tout court il diritto alla salute per ampie fasce sociali deboli, su tutti i cittadini disabili che più di tutti hanno la necessità di vedere garantite prestazioni di così vitale importanza – afferma il capogruppo regionale del Pse, Gennaro Oliviero – In questi mesi, numerose sono state le nostre rimostranze, arrivando addirittura ad incatenarci in Aula denunciando le ripetute inadempienze di Caldoro e della Struttura Commissariale, evidenziando, su tutte, la forte discrepanza tra i modelli assistenziali programmati per Caserta rispetto alle altre Province della Campania”. ”Difformità strutturali che vanno a ripercuotersi sulla qualità dell’offerta riabilitativa per i nostri concittadini che, pur in presenza di correttivi, assistiamo all’esaurimento anticipato di gran parte dei budget di struttura assegnati. Se prendiamo il fabbisogno assistenziale riabilitativo quale espressione di un “ciclo unico” riguardante le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie per riabilitazione, lungo-assistenza e mantenimento – conclude Oliviero – i budget relativi all’art. 26 e sociosanitario vanno necessariamente intesi come un unico segmento erogativo e di una unica precisa macroarea. Tuttavia, anche in tale contesto, la Provincia di Caserta risulta essere la più penalizzata in relazione alla popolazione, in quota capitaria per ? 55,67 contro ? 61,42 della media pro-capite regionale. Attendiamo, ancora una volta, risposte urgenti e nuove soluzioni”.