CAPODRISE. Centinaia di bambini festanti, in una cornice tricolore, hanno animato la marcia per la pace a Capodrise. In occasione del Centesimo anniversario dello scoppio della Prima guerra mondiale (1914- 2014), della Festa dell’Unità nazionale, della Giornata delle forze armate e della Commemorazione dei caduti di tutte le guerre, il sindaco Angelo Crescente ha voluto ribadire l’impegno del Comune nella Campagna per il riconoscimento del diritto alla Pace. La manifestazione, che si è svolta il 3 novembre, è stata organizzata da Antonio De Filippo, consigliere con delega agli eventi, in collaborazione con le parrocchie, la scuola e le organizzazioni sociali del territorio. La sfilata è partita alle 11, da via Dante, con in testa la banda musicale “Buon Pastore della Città di Caserta” e il gruppo Majorette dell’istituto comprensivo “Giacomo Gaglione”. Il corteo ha prima raggiunto la rotatoria Ponteselice, poi è ripassato per via Santa Croce, ha proseguito per via Giannini e via Ienco fino ad arrivare in piazza Sant’Antonio, dove è avvenuta la cerimonia dell’alza bandiera e la deposizione di una corona d’alloro al monumento ai caduti. La manifestazione si è conclusa in piazza Massaro, con la declamazione dei nomi dei caduti in guerra, gli interventi delle autorità e la piantumazione di un albero di ulivo. Tra gli ospiti del passaggio della Fiaccola della pace, Raffaele Nogaro, vescovo emerito di Caserta, l’assessore provinciale Gianni Mancino in rappresentanza di Domenico Zinzi, presidente della Provincia, Maria Belfiore, dirigente scolastica del “Gaglione”, il presidente del consiglio comunale Vincenzo Negro, gli assessori Giuseppe Montebuglio, Gaetano Argenziano e Antonio Belfiore, il comandante della polizia municipale Clemente Piccolo, Agnese Ginocchio, presidente provinciale del “Movimento internazionale per la Pace”, il Circolo Corpi e Forze Armate dello Stato “Cap. Pil. S.Negro”, i membri della sezione Combattenti e reduci, i parroci delle chiese “Sant’Andrea Apostolo” e “Immacolata concezione”, Rocco Santorsola e Antonio Piccirillo, la Protezione civile, esponenti politici, le associazioni e i comitati del territorio. «Lo scoppio della Prima guerra mondiale – ha dichiarato Crescente – è un evento che ha cambiato il destino dell’umanità e segnato la storia del XX secolo. Nel quinquennio bellico 1914-1918 persero la vita, fra militari e civili, circa 16 milioni di persone, di cui 700mila italiane. Quella di Capodrise è stata una partecipazione non di routine e retorica, ma tesa a rendere chiara a tutti e ai giovani il prezzo pagato dagli italiani d’allora e i rischi sempre incombenti per la pace quando – ha concluso – si impongono moti dell’opinione pubblica irrazionali e non governati dalla democrazia».

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