“In seguito al parere negativo espresso dal Ministero del Lavoro in merito all’accordo di ottobre per la proroga dell’erogazione dei trattamenti di cig e mobilità in deroga, chiediamo alla Regione Campania di convocare ad horas le parti sociali per individuare azioni congiunte da mettere in campo allo scopo di superare gli ostacoli posti dal Ministero e ribadire, in sede di interlocuzione con lo stesso, la validità delle scelte già condivise a garanzia della dignità di migliaia di famiglie che vivono situazioni di grave disagio economico”. Così il segretario generale della Cisl Campania, Lina Lucci, in merito ai 7-8mila lavoratori campani che ”rischiano seriamente di rimanere senza alcuna copertura economica per il periodo che va dal primo settembre al 31 dicembre 2014”. “L’intesa raggiunta da Palazzo Santa Lucia con le parti sociali a inizio ottobre prevedeva il ricorso alla deroga all’articolo 6 del decreto interministeriale e il contestuale utilizzo di risorse proprie da parte della Regione Campania, stornando fondi dai Pac, per far fronte – dice Lucci – agli impegni di spesa necessari a garantire la continuità degli ammortizzatori fino al termine del 2014 e consentire così una graduale transizione al nuovo sistema”. “Contestualmente – aggiunge Lucci – chiediamo di individuare soluzioni strutturali atte a evitare che l’esplosione di questa bomba ad orologeria già innescata venga rinviata solo di qualche mese, visto che dal primo gennaio 2015 saranno circa 30mila le persone in Campania che potrebbero trovarsi sprovviste di indennità e percorsi di reinserimento lavorativo. Il rilancio e l’adozione di politiche attive del lavoro efficaci e proiettate verso forme di occupazione e reinserimento – conclude la sindacalista – sono l’unica risposta possibile per far fronte a questa vera e propria emergenza sociale. Governo nazionale e istituzioni locali provvedano a individuare risposte che guardino all’interesse delle persone e del territorio più che a speculazioni elettorali”.