“Potevamo fare qualcosa in più per chiudere la gara, ma è stato bravo anche Neto e abbiamo sofferto fino alla fine. La cosa buona è che abbiamo testato il carattere della squadra. Abbiamo vinto contro una squadra di livello, che sa palleggiare e che sa giocare a calcio. Loro hanno avuto qualche occasioni, ma noi ne abbiamo avute di più e dobbiamo essere più cinici sotto porta. L’infortunio di Insigne? Perdere un giocatore come lui non è una buona notizia”. Così Rafa Benitez al termina della vittoriosa gara di Firenze contro la Fiorentina, grazie al gol di Higuain, che ha permesso al Napoli di tornare al terzo posto in classifica in solitario. E se in casa azzurra si festeggia per questo grande risultato, in casa viola si cercano i motivi di una Fiorentina che non sembra più ritrovarsi, sia sul piano del gioco che dei risultati. “Nel primo tempo il Napoli ci è stato superiore. Noi siamo stati timorosi, questa squadra sente la pressione dei risultati che non arrivano. Poi nel secondo tempo abbiamo preso gol nel nostro momento migliore: in generale non meritavamo la sconfitta, contro una grande squadra con giocatori molto forti. Abbiamo dato tutto, mi è piaciuta la voglia di non perdere. La fortuna non ci assiste, potevamo fare gol. Non perdiamo sicurezze e non lasciamo porte aperte per gli spifferi” così il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha giudicato la prestazione della sua squadra. Fiorentina che è uscita dal Franchi (erano assenti sia il patron Andrea Della Valle e il presidente Mario Cognigni) tra i fischi dei propri tifosi: “Chi paga il biglietto ha diritto di farlo, vanno accettati ed ascoltati anche a mentre fredda – ha detto sempre Montella -. La squadra non ha niente da rimproverarsi sotto il profilo dell’impegno. Io vado a casa a testa alta, devono farlo anche i giocatori. In questo mestiere è giusto ingoiare qualche rospo, sono lucido e pronto per dare qualcosa in più. Qui non ci sono giocatori lavativi, stanno dando tutto. Forse sono un po’ troppo sensibili, ma io me li tengo e li difendo. Il gesto di Ilicic? Non l’ho visto, non posso commentare”, poi ancora: “Se guardiamo solo i risultati io non dovrei essere più qui ed i giocatori non dovrebbero stare in una squadra come la Fiorentina. La squadra soffre il dover fare risultato a tutti i costi, le cose migliori le abbiamo fatte con spensieratezza. Le parole della proprietà sul terzo posto ed altre situazioni hanno contribuito a creare questa pressione”. Il ds viola Pradè, infine, chiede di stare tutti uniti per uscire da questa situazione: “Siamo molto dispiaciuti per i tifosi, per i Della Valle che hanno investito tanto, è il periodo più difficile da quando siamo qua. Dobbiamo ripartire, e rialzare la testa. Il risultato più giusto era un pareggio oggi, capisco l’amarezza di tutti. Adesso dobbiamo unirci tutti, insieme, e uscire da questo momento. Siamo consapevoli del momento difficile. Tutti hanno una coscienza sportiva e professionale. Ce la dobbiamo e vogliamo metterla tutta. Ci manca tanto la fortuna, 13 punti sono pochi. Ci dobbiamo guardare in faccia tutti insieme” Infine: “Aria da fine ciclo? No, non c’è nessun problema tra di noi. Siamo molto uniti tutti. I nostri cicli devono essere lunghi. I rapporti sono solidi. Ho sentito Andrea Della Valle, capiamo la sua amarezza – ha concluso il ds viola -. Noi dobbiamo fare un filotto, ritrovare la nostra identità e la nostra filosofia”.