“Io dialogo con tutti e cerco il consenso di tutte le persone perbene, senza imbarazzi. Ai miei interlocutori pongo solo due condizioni: nessun rapporto con la camorra; nessun mercato politico. Per il resto, in una regione come la Campania occorrerà uno sforzo gigantesco e unitario. Quanto alle primarie, saranno un passaggio politico importante, un momento di crescita e di partecipazione. Forse i vertici nazionali temono fenomeni multietnici o voti espressi a peso anziché a numeri. Ma io non ho di queste preoccupazioni”. E’ quanto afferma al Mattino il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, che si dice pronto a lasciare il Comune per trasferire in Regione il modello Salerno. “Resto in campo per la Regione”, fa sapere De Luca secondo cui il Pd in Campania è un “partito balcanizzato”, “un gruppo dirigente di anime morte – spiega – ha distrutto il progetto politico”. Sulle inchieste che lo coinvolgono, De Luca afferma: “Ho rispetto per i magistrati, ma sono orgoglioso di queste vicende giudiziarie perché ho cambiato la città”. Sul leader del Pd Matteo Renzi, invece osserva: “Sta facendo uno sforzo ma senza cancellare la palude burocratica rischia il fallimento”.

 

 

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