Viaggi di piacere, creme solari e tanto altro ancora. I “regalini” offerti all’ex direttore generale di Soresa e ad alcuni manager sono solo la punta dell’iceberg della truffa farmaceutica in salsa napoletana. Il sistema crimunale è stato ricostruito dal gip Antonio Cairo, che traccia un bilancio durissimo sulla gestione di alcuni appalti per la vendita di farmaci salvavita. Un fiume di denaro pubblico che sarebbe finito sempre agli stessi, vale a dire a gruppi imprenditoriali che farebbero capo alla famiglia Petrone. C’è una certezza da parte del gip Antonio Cairo: gli accordi sotto banco tra imprese apparentemente rivali, (grazie al presunto nulla osta della Soresa) avrebbero fatto lievitare i prezzi dei farmaci a Napoli e avrebbero favorito un sistema di mercato bloccato e inattaccabile. C’è una conversazione in cui l’ex direttore generale di Soresa Francesco Tancredi parla in modo esplicito con il responsabile vendite della Biotest Italia, Enrico D’Aiuto (da ieri finito ai domiciliari): «Quell’altra ditta che fu esclusa… fa dei prezzi più bassi: non è che tu puoi passare di qua e trattiamo un poco e vediamo se possiamo raggiungere un accordo con te in modo…; io voglio trattare di nuovo, se riusciamo ad allineare i costi praticamente togliamo ogni ramo». Sarà il prosieguo delle indagini a stabilire la rilevanza penale di queste intercettazioni, anche se sul punto il gip si mostra rigoroso: «C’è una consuetudine dei vertici della Soresa ad incidere sulla libera concorrenza tra le imprese in gara, avviando contatti preliminari al di fuori degli schemi ufficiali». Stando a quanto emerso dagli accertamenti del Nas, la Biotest Italia Spa, società al centro dell’inchiesta sulle forniture di medicinali ad aziende sanitarie e ospedaliere campane, pagò ad alcuni medici dell’ospedale Cardarelli di Napoli il biglietto aereo e l’albergo per consentire loro di partecipare alla Maratona di Atene il 31 ottobre 2010. I medici facevano parte del Gruppo podistico «La farfalla», che ricevette prima un anticipo di circa 65.000 euro e poi un saldo di circa 43.000. Al viaggio in Grecia parteciparono in tutto nove persone, tra cui Renato Carelli, responsabile delle vendite della Biotest. Al gruppo vennero offerti anche nove biglietti per la visita dei siti archeologici di Atene.