Il 25 novembre l’approvazione dello statuto. Il 3 dicembre la votazione dei nuovi vertici dell’Asi di Caserta. Nel corso dell’assemblea dei sindaci che si è tenuta stamattina c’è stata la svolta, forse decisiva, per traghettare il Consorzio fuori dalla fase commissariale e ritornare alla normalità, ovvero ridare ai partiti le redini dell’ente strumentale. A sorpresa hanno partecipato alla riunione tutti i primi cittadini (25 in totale). Che all’unanimità hanno fissato le tappe per dare il via libera allo statuto ed eleggere, a stretto giro, il consiglio di amministrazione dell’Asi, composto da cinque membri. Poi spetterà al Cda indicare il presidente del Consorzio. Il dato politico che emerge è chiaro: il Pd segna un successo. Era stata proprio la spaccatura tra i dem a impedire il rinnovo dei vertici Asi dopo la scadenza del precedente Cda. Il presidente uscente Piero Cappello, fratello di Enzo, a sua volta presidente dei Democrat e sindaco di Piedimonte Matese, non condivideva la linea del partito di dialogare con Ncd. Sulle barricate anche altri primi cittadini, che volevano far “pesare” le loro deleghe sul tavolo della trattativa. Ma oggi i primi cittadini (la maggioranza), allineati con la segreteria del Pd, hanno preso parte all’assemblea, assieme a quelli degli altri partiti, costringendo di fatto a partecipare anche chi, tra i dem e tra i “dissidenti” delle altre forze politiche, avrebbe voluto far saltare la riunione. Dunque è passata all’unanimità la proposta di Nicola Tamburrino (Pd?), primo cittadino di Villa Literno, di passare alla fase operativa con l’approvazione dello statuto il 25 novembre, tramite l’autoconvocazione dell’assemblea, e poi con l’elezione del Cda il 3 dicembre. Con un colpo di scesa il primo ad accogliere la “risoluzione” di Tamburrino è stato il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio di Forza Italia, partito finora escluso dalle trattative che erano e sono in corso tra Pd e Ncd. Erano stati proprio i fratelli Cappello, nei mesi scorsi, a tentare di chiudere un’intesa con i berluscones, in contrapposizione con i vertici provinciali dei dem. La diatriba interna al partito democratico portò di fatto al commissariamento, consentendo a Fulvio Martusciello di prendere la palla al balzo e indicare commissario dell’Asi Luciano Morelli, presidente degli Industriali casertani. Ma oggi c’è stato il cambio di passo. “Appare evidente – osserva soddisfatto Marco Villano – che è stato sventato l’ennesimo tentativo di chi voleva impedire lo svolgimento dell’assemblea dei sindaci, quindi ostacolare l’apertura di una nuova fase nella gestione dell’Asi. Chi finora ha sempre giocato sottobanco ha perso. Ho molto apprezzato – aggiunge Villano – il senso di responsabilità dimostrato dal sindaco Del Gaudio. L’obiettivo di tutti deve essere rilanciare l’azione dell’Asi in un momento così difficile per la vita economica della provincia di Caserta”. Esulta il coordinatore della segreteria del Pd. E’ sempre stato in trincea per sciogliere il nodo Asi (Raffaele Vitale è desaparecidos). E oggi ha portato a casa tre punti forse determinanti per vincere una partita sempre più ostica. Ma come dice il mitico Trapattoni “non dire gatto se non ce l’hai nel sacco”. Non a caso Villano non si sbilancia sulle prossime mosse. “Nei prossimi giorni proseguirà il dialogo tra le forze politiche e i sindaci per trovare la soluzione migliore per rilanciare un ente strumentale importante come l’Asi. Noi abbiamo sempre detto che non si tratta di trovare un accordo sulle poltrone, ma sul futuro che vogliamo dare al Consorzio”. Ora bisognerà capire chi sottoscriverà l’intesa, cioè in quale cornice politica sarà siglato l’accordo. Qualcuno già si agita ipotizzando che anche Forza Italia siederà al tavolo delle trattative. Sarà così? Lo sapremo presto. Per ora i vertici Pd incassano una vittoria. E da via Maielli dicono in coro: “State sereni”. Allora c’è davvero da preoccuparsi.

Mario De Michele

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