Un servizio a tutela della regolarità occupazionale e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro è stato effettuato in ambito provinciale nei giorni 18-19 e 20 novembre, dai militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Caserta (NIL). Il contesto ispettivo ha riguardato aziende gestite da datori di lavoro stranieri, nel corso del quale sono stati adottati 5 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale. 32 i lavoratori controllati di cui ben 24 sono risultati in nero. Nel mirino piccoli calzaturifici gestiti da cinesi e aziende tessili pakistane, tutte ubicate nell’agro-aversano, in particolare nei comuni di Casal di Principe, Casaluce e S. Arpino. Oltre al contesto contrattuale, particolar attenzione è stata rivolta al settore della sicurezza sui luoghi di lavoro (Decreto Legislativo n. (81/08). Diverse le violazioni riscontrate, dalla mancata adozione del Documento di Valutazione dei Rischi ai mancati adempimenti sanitari nei confronti del personale occupato. In merito si è provveduto a denunciare a piede libero all’Autorità Giudiziaria i 5 datori di lavoro nei cui confronti era già stato applicato il provvedimento di sospensione. Le attività nei cui confronti è stato adottato il provvedimento di sospensione, potranno riprendere la fase produttiva previa regolarizzazione a tempo indeterminato dei lavoratori irregolari ed al pagamento delle sanzioni previste dalla legge che ammontano a oltre 200.000,00 euro. Il contesto penale, invece, potrà essere estinto previo adempimento delle prescrizioni impartite e contestuale pagamento delle sanzioni che ammontano complessivamente a 175.000,00 euro.


 

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