E’ legittimo che un commissario, quindi una parte in causa, proponga ai componenti della commissione di garanzia di votare contro un ricorso? Sicuramente non è politicamente opportuno, soprattutto se ti chiami Fabiana Feo ed hai un incarico importante come quello della segreteria regionale dei Giovani Democratici. Avrà ulteriori strascichi la decisione del segretario regionale dei Giovani Democratici Antonella Pepe di commissariale il tesseramento dei Giovani Democratici della Provincia di Caserta, delegittimando anche l’operato di Pasquale Stellato e Pasquale Fiorenzano, rispettivamente segretario e presidente provinciale dei Gd, per elezioni universitarie della Seconda Università degli Studi di Napoli. Contro il provvedimento della Pepe la federazione dei Gd casertani aveva presentato ricorso, che è stato respinto dalla Commissione di Garanzia. L’organismo, ancora senza presidente, si è riunito per via telematica. E già qui potremmo fermarci perché è assurdo che nel più grande partito italiano questioni così delicate vengano trattate via mail e non de visu, senza quindi dare la possibilità alle parti in causa di spiegare, ragionare e comprendersi. Ma ci è stato spiegato che nei Gd si fa così. Quello che lascia stupiti è il testo della mail che la Feo indirizza ai componenti della commissione di garanzia convocandola (ma a che titolo? ndr). La coordinatrice della segreteria, infatti, invece di limitarsi a comunicare ai garanti del sopraggiunto ricorso e del termine ultimo per esprimere il proprio parere scrive: “si propone alla Commissione di deliberare il respingimento del ricorso dei GD di Caserta e di dare pieno mandato al responsabile dell’organizzazione e al coordinatore di segreteria di assolvere il compito definito dal dispositivo della segreteria regionale.” In pratica non permette agli altri di valutare obiettivamente e senza condizionamenti il ricorso di Fiorenzano e Stellato. Contatto telefonicamente il responsabile dell’organizzazione dei GD della federazione di Caserta Francesco di Nardo, commenta incredulo: “Si tratta di una vicenda di una gravità inaudita. Siamo di fronte ad un vero e proprio problema di credibilità all’interno dell’organizzazione regionale campana sembra quasi di vivere in un regime da reduci di un’associazione carbonara e non in un’organizzazione libera, forte e trasparente“. Ora non resta che attendere il ricorso al nazionale, sicuramente questa vicenda non finirà qui.
Angelo Golia