“É opportuno fare chiarezza rispetto al procedimento amministrativo in corso, visto che più volte vengono attribuite, dagli interessati e dagli organi di stampa, eventuali responsabilità dell’Assessorato all’Ambiente circa l’assenso dato alla realizzazione dell’impianto. E’ opportuno precisare che il parere reso dagli uffici regionali è relativo alla Valutazione di impatto ambientale (Via) il cui scopo, come prevede la normativa nazionale ed europea, è di accertare preventivamente la compatibilità ambientale di progetti di opere e/o di interventi pubblici e privati attraverso la valutazione degli effetti diretti ed indiretti sulle matrici ambientali e stabilire le condizioni per la realizzazione e l’esercizio delle opere e degli impianti indicando le misure per la minimizzazione o eliminazione dei relativi impatti”. Così, informa una nota, l’assessore regionale all’Ambiente, Giovanni Romano, interviene in merito alla realizzazione dell’impianto a biogas da realizzarsi nel Comune di Calvi Risorta. “La Via – prosegue Romano – non è un atto di autorizzazione, ma solo una fase del procedimento attivato da altri. Chiunque, entro 60 giorni dalla data di deposito della richiesta di valutazione, può presentare osservazioni. Nel caso in esame, l’istanza di Via per il progetto “Impianto a biogas” è stata depositata dalla Società Iavazzi Ambiente scarl presso il competente ufficio Via il 4 marzo di quest’anno”. “A seguito della pubblicazione dell’avvio del procedimento – aggiunge Romano – è pervenuta una sola istanza contenente osservazioni da parte di un privato cittadino. Tali osservazioni sono state tenute in debita considerazione dalla Commissione Via che ha esaminato il progetto, richiesto delucidazioni ed integrazioni su alcuni aspetti e rilasciato il parere di competenza ambientale come atto dovuto per legge”. “Tale parere – conclude – si inserisce, quindi, nel processo autorizzativo alla realizzazione dell’impianto ed in particolare diviene parte della Conferenza dei servizi. É in questa sede che eventuali pareri contrari e motivati degli altri enti e delle altre autorità devono essere rappresentati per negare l’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto. Ricordo, infine, che la Commissione Via è composta da 14 componenti tra funzionari e dirigenti regionali e dell’Arpac”.