La cronaca imperversa con brutali notizi di femminicidi, violenze su donne e minori e corre l’obbligo di organizzare task force per fronteggiare un fenomeno che purtroppo dilaga al giorno d’oggi dove è stimato un omicidio, soprattutto con vittime di sesso femminile, ogni due giorni. Ecco perché parlarne, far conoscere il fenomeno e cercare di prevenirlo è una delle migliori armi di difesa. Continua, pertanto, l’attività dello Sportello di Ascolto antiviolenza per donne e minori, messo a disposizione dalla Commissione per le Pari Opportunità del Comune di Orta di Atella. Una delle novità per l’anno 2015 sarà lo Sportello itinerante in primis all’interno delle scuole. Se alle elementari e alle medie è già una realtà esistente da due anni, quest’anno un punto di ascolto sarà fatto anche all’interno della sede distaccata di Orta di Atella dell’ITC Gallo. E proprio alle adolescenti bisogna inculcare la cultura della denuncia, educandole alla conoscenza di un fenomeno che purtroppo va fronteggiato con i mezzi messi a disposizione dalla legge del 2009. Lo Sportello di Ascolto antiviolenza è sito al secondo piano della casa comunale in via Petrarca. Si riceve ogni lunedì dalle ore 9 alle ore 12 circa ma anche per appuntamenti. Referenti dello Sportello la dott.ssa Cleta Maisto, la dott.ssa Emma Indaco e la dott.ssa Emilia Vitelli. Si offre assistenza psicologica e legale (civile e penale) totalmente gratuita per vittime. Il numero con reperibilità h 24 a cui rivolgersi in caso di emergenza (oltre alla rete nazionale con il numero 1522) è 3886957585. Vi è una apposita mail dove poter scrivere ed è: stopviolenzaorta@libero.it e una pagina facebook per ogni tipo di eventuale comunicazione, SPORTELLO ASCOLTO ORTA. Si ricorda che la Commissione offre gratuitamente anche un corso di autodifesa per donne di goni età, con il maestro Francesco Sorrentino, ogni mercoledì alle ore 17.00 all’interno della Palestra Comunale della scuola elementare “Villano”. Intenzione della Commissione è di continuare a sensibilizzare la popolazione attraverso iniziative pubbliche e in sinergia con le scuole, vero fulcro dove inevitabilmente si registrano casi eclatanti ma anche casi che altrimenti rimarrebbero occulti. Chi è vittima di violenza, di maltrattamenti, di abusi fisici e/o psicologicamente deve essere aiutato ad uscire dal silenzio sapendo che esiste una rete che non permette più che la violenza resti impunita.