Ormai non si contano più le reazioni, in gran parte negative, sull’accordo sui nuovi vertici dell’Asi di Caserta. All’indomani dell’intesa raggiunta da Pd, Fi e Ncd e a poche ore dal voto per eleggere l’organismo direttivo, interviene anche la segreteria regionale dei dem campani, per bocca del responsabile enti locali Dionigi Magliulo. “Nel pieno rispetto di quello che sono le autonomie provinciali e dei sindaci, il partito regionale non ha avuto alcun ruolo nella gestione della vicenda Asi, tuttavia registriamo che per come è stata gestita dai diversi protagonisti, si tratta di una questione che ci lascia molto perplessi, poiché sono state applicate modalità di vecchia politica, che il partito democratico da tempo ha rottamato”. Insomma, la segreteria regionale non ha gradito le modalità con cui sono state condotte le trattative. Non a caso Magliulo sostiene che “è quanto meno opportuno una riflessione politica su quanto è avvenuto, che deve riportare il Pd a rafforzare quelle che sono le funzioni e le potenzialità di tutti gli organi istituzionali e politici del partito, rigettando logiche meramente spartitorie”. Da Napoli arriva quindi una secca bocciatura politica all’accordo siglato dai dem casertani sul Consorzio. E proprio il “caso” Asi potrebbe essere oggetto di discussione nel corso della riunione del prossimo 16 dicembre tra tutti i responsabili regionali e provinciali degli enti locali d’Italia, che sono stati convocati a Roma da Valentina Paris, responsabile nazionale enti locali.

Intanto domani (4 dicembre) Magliulo sarà uno dei relatori alla conferenza sul tema “Cultura contro camorra”, in programma a Bruxelles, promossa dal gruppo Socialisti e Democratici del Parlamento europeo, con la presenza degli europarlamentari Nicola Caputo, Caterina Chinnici, Ignazio Corrao, Giovanni Lavia, e del presidente dell’associazione “Cultura contro la camorra” Franco Ianniello. Assieme al sindaco di Casal di Principe Renato Natale, Magliulo porterà la sua testimonianza di primo cittadino di Villa di Briano, due Comuni di terra di Gomorra. Che per fortuna sta diventando sempre più la terra di don Peppe Diana.

Mario De Michele

 

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