E’ cominciato nel campo nomadi di Scampia, alla periferia Nord di Napoli l’abbattimento delle centinaia di baracche abusive in muratura, edificate da Rom e nomadi di altre etnie negli ultimi 15 anni. Le ruspe, protette da Polizia Municipale e carabinieri sono entrate in funzione dopo lo sgombero degli occupanti. Si tratta di circa 300 costruzioni, sparse su un’ area di circa 10 chilometri, tra Scampia e Melito. Nel campo nomadi, uno dei più grandi d’Italia, vivono, in condizioni di forte degrado, circa 2 mila nomadi. Alcune baracche abusive impediscono da anni l’apertura dello svincolo di Scampia dell’Asse Mediano. Nel campo nomadi è giunto il presidente dell’ Ottava Municipalità Angelo Pisani. “Chiediamo l’abbattimento di tutte le strutture abusive, lo sgombero del campo nomadi e il ripristino della legalità – ha detto Pisani – l’altro ieri il Campo sportivo di Scampia ha subito un furto di rame, mentre due scuole e centinaia di cittadini sono obbligate a tenere le finestre permanentemente chiuse per i roghi che vengono accesi dal campo nomadi”.


 

 

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