Oltre 300 siti oggetto di sversamento illegale di rifiuti e 80 roghi tossici sono stati individuati negli ultimi otto mesi nel Casertano. E’ il bilancio dell’attività denominata “Terra dei fuochi”, inserita nell’operazione “Strade Sicure”, attraverso cui i militari dell’Esercito svolgono attività di pattugliamento con l’obiettivo di prevenire e reprimere i reati ambientali in un’area di circa 1000 chilometri quadrati che comprende 57 comuni delle province di Caserta e Napoli che hanno aderito al Patto “Terra dei Fuochi”. In numerosi centri del Casertano, sopratutto nell’Agro-aversano, i militari hanno scoperto in particolare 350 mini-discariche a cielo aperto e 79 roghi tossici, fermando 17 persone, la metà delle quali proprio per reati ambientali; numeri più o meno simili nel Napoletano, dove sono stati 373 gli sversatoi abusivi individuati e 64 gli incendi di rifiuti con 32 persone fermate. Dal 7 aprile di quest’anno, giorno in cui ha ripreso il via l’operazione (va avanti periodicamente dal 2008, ndr), gestita sul campo dal 2° Comando delle Forze di Difesa di San Giorgio a Cremano (Napoli) e coordinata dalle prefetture e dalle questure dei due capoluoghi, sono stati quasi 5000 (4944, di cui 2492 a Napoli e 2452 a Caserta, ndr) i pattugliamenti effettuati nei 57 comuni dai militari del cosiddetto “Raggruppamento Campania” impegnati quotidianamente sul territorio; si tratta di 100 soldati divisi in 25 pattuglie su tre turni; 13 operano nella provincia partenopea, le restanti in Terra di Lavoro. Durante i controlli nei due territori i militari hanno inoltre identificato 15386 persone controllando 5477 veicoli. L’attività è stata avviata dai soldati del 19esimo Reggimento “Cavalleggeri Guide” di Salerno, sostituiti da quelli del Reggimento “Carri” di Tauriano (Pordenone) e dal 10° Reggimento Genio Guastatori di Cremona. Oggi in strada ci sono i Bersaglieri dell’Ottavo Reggimento di stanza a Caserta. “L’attività sulla terra dei fuochi – afferma il Comandante dell’8° Reggimento Domenico Ciotti – ha consentito di raggiungere risultati concreti in rapporto alle forze impegnate e in considerazione della vastità del territorio, in particolare dal punto di vista della deterrenza allo sversamento abusivo”; rilevanti, prosegue Ciotti, “anche i risultati delle attività di mappatura e rilevazione di siti di sversamento abusivi non ancora individuati svolte in collaborazione con le forze dell’ordine”.