Raffaele Vitale è ormai come Samantha Cristoforetti. Vive nello spazio. Il segretario dimezzato (per mutuare Calvino) è un extraterrestre. L’E.T. del partito democratico casertano continua il suo viaggio al di là delle nuvole. Mentre in casa sua è in atto uno scontro all’ultimo sangue, come se nulla fosse convoca i segretari dei circoli dem di Terra di Lavoro e blatera di “rilancio dell’azione del Pd”. Nel corso della riunione ha pronunciato le testuali parole: “Costruiremo presto un momento di confronto programmatico, sapendo che le priorità sono il litorale domizio e il turismo, la gestione ambientale, le risorse paesaggistiche dell’alto casertano, l’interporto Marcianise-Maddaloni”. Cose da pazzi. In un anno e mezzo Vitale è stato nell’elenco dei politici più “ricercati” d’Italia, fregandosene altamente dei problemi del territorio, e ora ha l’ardire di discettare di contenuti, programmi, iniziative da mettere in campo. Come qualcuno ha detto nell’ultima assemblea provinciale, sembra di essere su “Scherzi a parte”. Per tutto questo lungo tempo il sindaco di Parete non ha mai preso in mano il timone del Pd, ma proprio quando la nave è ormai affondata indossa la divisa del comandante. Uno Schettino all’incontrario. Ma i goffi tentativi di Vitale di evitare la deriva sono così puerili da fare quasi tenerezza. Il giocattolo si è rotto. Lo capirebbe chiunque. Anche un bambino. Lui invece crede di poter continuare a fare il segretario facente finzione con un partito in guerra. Spaccato. Dilaniato da un’insanabile frattura tra le diverse anime. E a prescindere dall’esito della mozione di sfiducia che i dissidenti presenteranno nelle prossime ore, sottoscritta da oltre 180 delegati dell’assemblea, il dato politico è chiaro con la luce del sole: Vitale non rappresenta più la maggioranza che gli ha consentito di vincere il congresso. Non a caso la riunione con i segretari dei circoli si è rivelata un clamoroso flop. Come dimostra in modo impietoso la foto (in alto) postata dallo stesso Vitale (autolesionismo?) sul suo profilo Fb. Nella sede di via Maielli c’erano, al netto di accompagnatori e curiosi, solo i leader cittadini di Caserta, Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Castel Campagnaro, Caiazzo e Marcianise. Sei in tutto su oltre 60 circoli disseminati in tutta la provincia. Cioè meno del 10%. Senza contare che il segretario di Marcianise Raucci sembra più un “infiltrato” che un sostenitore del sindaco di Parete. Ma il segretario dimezzato fa finta di nulla. Per lui tutto va bene, Madama la marchesa.
Mario De Michele