Le primarie per la scelta del candidato del Pd alla Regione Campania si intrecceranno con l’elezione del capo dello stato. Una grana non da poco per il premier e segretario del partito Matteo Renzi che proprio nei giorni cruciali della scelta del colle rischia di trovarsi con una parte del partito parcellizzato nella terza regione d’Italia. La data della prima votazione è stata fissata infatti per il 29 gennaio, tre giorni prima della resa dei conti in Campania tra De Luca, Cozzolino, Saggese e, forse, Gennaro Migliore che potrebbe anche finire per accettare di partecipare alle primarie stesse. La fetta di partito costituita da renziani, area riformista, lettiani e una parte di ex popolari) che punta su Migliore, indicandone la scelta in un documento presentato alla segreteria nazionale, vorrebbe contestualmente l’annullamento delle primarie. Una volontà che dovrebbe però essere sancita dall’assemblea regionale del partito con la maggioranza qualificata del 60% che per ora non ci sarebbe. Anche per questo sia Cozzolino che De Luca hanno invitato lo stesso Migliore a confrontarsi nell’arena delle primarie stesse. In attesa delle decisioni del parlamentare ex Sel o di un segnale da Roma, i candidati già in campo proseguono nella loro campagna elettorale. Andrea Cozzolino, tornato in serata da Strasburgo, ha trasformato il suo appuntamento elettorale di venerdì sera al Palapartenope in una manifestazione aperta a tutti a sostegno delle primarie. Per l’evento è stato anche creato un titolo evocativo, che richiama il “Lasciatemi cantare” di Toto Cotugno: “#lasciatecivotare”, con l’ormai immancabile hashtag social davanti. “Dobbiamo difendere il Pd, dobbiamo difendere le primarie, mobilitiamoci per affermare che il Partito Democratico non torna indietro: il leader ed il programma li scelgono i cittadini, la Campania non può essere un’anomalia”, spiegano su facebook i sostenitori dell’europarlamentare che in queste ore stanno contattando anche esponenti del Pd e amministratori locali che non sostengono espressamente Cozzolino ma che vogliono le primarie. Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca guarda al pragmatismo del programma e lancia la parte sul suo programma di governo dedicata al trasporto pubblico locale, definita “catastrofica e fallimentare”. Ma intanto, proprio su De Luca, resta l’attesa per la sentenza attesa il 21 gennaio sulla realizzazione del termovalorizzatore di Salerno, per cui il sindaco è accusato di peculato e abuso d’ufficio. In caso di condanna, sebbene in primo grado, gli scenari legati alla sua candidatura e forse anche alle primarie stesse potrebbero profondamente mutare.