Sara’ con ogni probabilita’ un ispettore della direzione scolastica regionale a fare chiarezza sull’episodio di presunto razzismo denunciato nei giorni scorsi alla scuola media Giannone di Caserta da una bambina italiana figlia di immigrati.
L’incarico potrebbe essere assegnato gia’ nelle prossime ore dal dirigente regionale Diego Bouche’. L’intervento della direzione scolastica e’ stato richiesto dall’ufficio territoriale di Caserta dopo che il dirigente provinciale, Maurizio Piscitelli, nell’incontro avuto stamani con la preside dell’istituto ‘Pietro Giannone’, Maria Bianco, ha raccolto elementi controversi sull’episodio. Da un lato tre alunni, tra cui la bambina di colore al centro della presunta discriminazione, che affermano che la docente avrebbe giustificato un voto piu’ basso al compito di geografia della giovane, che frequenta la seconda media, con la motivazione ”perche’ tu non sei come gli altri, sei nera”; dall’altro l’insegnante che si difende e che stamattina al suo ritorno a scuola dopo un periodo di malattia ha negato, parlando con la preside, ogni addebito mettendo in dubbio la versione dei ragazzi. Di qui la necessita’ di indagini approfondite per risalire alla verita’ su un episodio che – dicono in coro la preside dell’istituto e il dirigente scolastico regionale – ”se provato sarebbe di inaudita’ gravita”’. Entrambi, pero’, invitano alla prudenza: ”E’ una vicenda delicata – spiega Diego Bouche’ – rispetto alla quale intendiamo andare fino in fondo non prima pero’ di aver acquisito tutti gli elementi con un’indagine approfondita. Aspetto di leggere l’incartamento in arrivo da Caserta per poi decidere. Ma non ho problemi a mandare un ispettore in quella scuola”. ”Il docente ha dato una versione diversa dell’accaduto – spiega oggi la preside Bianco – e io in assenza di certezze non posso prendere provvedimenti. E’ giusto che si indaghi nell’interesse di tutti e della verita’. Voglio sottolineare, pero’, che questa scuola e’ in prima fila con le sue iniziative per l’integrazione dei bambini figli di immigrati e che in passato anche la famiglia dell’alunna in questione e’ stata aiutata in un momento di difficolta”’. Qualora le responsabilita’ della docente venissero provate rischia sanzioni che vanno dalla ammonizione scritta alla censura fino alla piu’ grave misura della sospensione dal lavoro.