Francesco Zagaria, cognato del boss dei Casalesi Michele Zagaria, “aveva costanti contatti con i più importanti esponenti politici campani e spesso aveva fatto da mediatore in complicate controversie che nascevano tra loro”. Lo scrive il gip Giuliana Taglialatela nell’ordinanza sugli appalti all’ospedale di Caserta. ”Quasi – commenta il gip – che le sorti politiche della Regione Campania fossero affidate al cognato del più importante camorrista della stessa Regione, peraltro all’epoca latitante da quasi quindici anni!” Le indagini dei Ros ”dimostrano che Francesco Zagaria, un geometra di Casapesenna, insieme al suo fidato autista e factotum, Remo D’Amico, un pensionato di Francolise gestore di un piccolo caseificio del casertano, avevano in pugno le sorti di uomini ritenuti potentissimi”. Nell’ordinanza il giudice si sofferma a lungo sulla figura dell’ex consigliere provinciale di Forza Italia Antonio Magliulo, arrestato oggi e chiamato in causa da un collaboratore di giustizia e da conversazioni intercettate. Il politico è considerato ”il rappresentante locale di Nicola Cosentino”, ex deputato ed ex sottosegretario nonché ex coordinatore regionale del Pdl campano. ”Magliulo – si legge nell’ordinanza – è altresì, collegato alla famiglia Zagaria, in quanto la moglie Zagaria Raffaella è la sorella del defunto Zagaria Francesco ed è cognata di Elvira Zagaria, sorella di Michele”. Le indagini hanno documentato, attraverso foto e riprese video, un incontro che ”merita assoluta attenzione in quanto vi partecipano uomini del clan Zagaria come Donciglio Raffaele e Remo D’Amico, imprenditori affiliati e protagonisti dei lavori all’ospedale come Cangiano e Ferraiuolo, con il consigliere provinciale Magliulo espressione della parte politica che comanda e cioè Nicola Cosentino, il quale ultimo aveva fatto sapere che quando volevano parlare con lui dovevano farlo esclusivamente per il tramite del Magliulo”.