Il nome del Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, e dell’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, compaiono nell’inchiesta sull’ospedale di Caserta che ha portato oggi all’arresto di 24 persone. L’imprenditore ed ex assessore del comune di Casapesenna (Caserta) Raffaele Donciglio, arrestato oggi per legami con il clan Zagaria, riferisce durante una conversazione intercettata dagli inquirenti (riportata nell’ordinanza del gip Giuliana Taglialatela) di aver finanziato campagne elettorali di alcuni candidati, tra i quali Caldoro. “Noi – ha detto il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla presenza del nome di Caldoro nell’inchiesta – ci occupiamo solo di fatti oggetto di indagine che hanno rilevanza penale e questa non ha acquisito alcuna rilevanza penale. Forse avrà interessi di altro tipo”. “Non posso fornire un imprimatur rispetto a soggetti e a vicende che sono estranei a quella che è la ricostruzione accusatoria”, ha spiegato poi il Procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli nella stessa conferenza stampa. A fare il nome di Alemanno sono il pentito di camorra Giuliano Pirozzi in un interrogatorio, anch’esso riportato nell’ordinanza, e l’ex dirigente dell’ospedale di Caserta ed ex sindaco della città, Giuseppe Gasparin, posto oggi ai domiciliari. “Gianni Alemanno – dice Pirozzi – si interessava della sanità Casertana su sollecitazione di Angelo Polverino”, l’ex consigliere regionale del Pdl arrestato oggi nell’ambito dell’inchiesta. “Polverino – dice Gasparin, in una conversazione intercettata, riportata nell’ordinanza – deve parlare direttamente con Alemanno in questo modo potrà anche recuperare un finanziamento per la corrente politica”.