Un anno di carcere con interdizione dai pubblici uffici per il reato di abuso d’ufficio. E’ la condanna inflitta dal tribunale di Salerno al sindaco Vincenzo De Luca nell’ambito del processo sul Termovalorizzatore nel processo che lo vedeva imputato per la nomina a project manager del suo capo staff Alberto Di Lorenzo nell’ambito della realizzazione di un termovalorizzatore a Cupa Siglia, nella periferia di Salerno. E’ caduta l’accusa di peculato. Ad emettere la sentenza dopo sei ore di camera di consiglio e’ stato in serata il presidente della seconda sezione penale, Ubaldo Perrotta. La condanna riguarda anche il suo ex collaboratore Di Lorenzo e il rup Domenico Barletta. Il pm Roberto Penna aveva chiesto 3 anni di reclusione per i reati di peculato e abuso di ufficio. La condanna e’ con pena sospesa. In sostanza si tratta della stessa tipologia di reato per il quale è stato condannato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che dopo essere stato sospeso dal prefetto dalla carica di primo cittadino è stato reintegrato dal Tar e dal Consiglio di Stato. La condanna “solo” per abuso di ufficio potrebbe non sbarrare la strada a De Luca nella corsa per le primarie del Pd per la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania.
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