Nella tarda serata di ieri, 24 gennaio 2015, i Carabinieri della Stazione di Serino hanno raccolto l’accorata denuncia presentata da una donna originaria della Provincia di Salerno la quale, in stato di evidente agitazione dettata dal timore che ai propri cari fosse accaduto qualcosa di spiacevole, riferiva di non avere più notizie del proprio coniuge. La signora narrava ai militari che questi, unitamente al loro figlio di 6 anni, avrebbe dovuto recarsi a Montoro per far visita ad alcuni parenti, ma che lì non era mai giunto né lei era più riuscita a mettersi in contatto con essi. I Carabinieri, dopo aver diramato immediatamente le ricerche, avviavano un’attività di indagine che li portava a non escludere alcuna delle possibili ipotesi finché una brillante intuizione investigativa, derivante dalla profonda conoscenza del territorio, faceva ad essi presumere che l’uomo, approfittando della vicinanza del Monte Terminio, avesse deciso di condurre il bambino a fare una escursione sulla neve. Il fatto di aver colto nel segno non tardava ad emergere, in quanto l’analisi di numerosi impianti di videosorveglianza consentiva di accertare come l’autoveicolo dell’uomo fosse effettivamente transitato in direzione della frequentata località turistica. Sul posto venivano fatti immediatamente convergere i numerosi servizi esterni, quotidianamente dispiegati dal Comando Provinciale Carabinieri di Avellino, e si dava inizio ad una minuziosa attività di ricerca sviluppata setacciando tutti i sentieri resi difficilmente percorribili dalla neve. La caparbietà e la determinazione degli uomini dell’Arma, decisi a dare una risposta a quella disperata richiesta di aiuto, premiava alla fine gli sforzi poiché, nel corso della gelida nottata, i militari riuscivano ad individuare l’autoveicolo a bordo del quale trovavano padre e figlio. Questi, entrambi in buone condizioni di salute sebbene emotivamente provati, si erano effettivamente recati a fare un’escursione sui campi innevati ma, nonostante le dotazioni invernali del mezzo, erano rimasti bloccati a causa delle condizioni del fondo stradale che avevano impedito loro sia di proseguire che di invertire la marcia. Ultimate le operazioni di recupero, rese particolarmente difficoltose dalle condizioni ambientali e condotte con il concorso di personale della Protezione Civile e del Corpo Forestale dello Stato, l’uomo ed il bambino venivano accompagnati presso la Caserma di Serino ove i Carabinieri, mettendo la parola fine ad una situazione che avrebbe potuto facilmente avere ben più tragico epilogo, li riaffidavano all’affetto dei loro familiari.