Un silenzio assordante incombe e circonda gli ambiente politici matesini in seguito allo scandalo sugli appalti, con il condizionamento di clan della camorra, stando alla ricostruzione degli inquirenti, che ha investito ancora una volta l’ospedale civile di Caserta. Ad una settimana dall’esplosione della vicenda nessuna presa di posizione ufficiale , nessun comunicato della forze politiche o consiliari operanti nel maggiore centro urbano matesino punto di riferimento per l’intera area interno. Imbarazzo, in primis, del partito democratico con l’arresto del segretario in carica, Domenico Ferraiuolo, indagato per vari reati, per l’attività svolta nella sua qualità professionale e socio di un’impresa (Odeia) affidataria, insieme ad altre ditte, dei presunti illeciti appalti concessi in via diretta (l’impresa è aggiudicataria, però a seguito di gara, anche dei lavori del nuovo asilo nido in via Moro finanziati dalla regione). Il Pd è il primo partito/egemone della maggioranza guidata dal sindaco Vincenzo Cappello presidente provinciale del Pd, in una coalizione in cui figurano anche rappresentanze dei socialisti ed ex centro destra (almeno per una certa fase) riconducibile all’ex presidente regionale Paolo Romano ora rientrato nell’assemblea. A poche ore dall’arresto il segretario provinciale del PD Raffaele Vitale ha adottato il provvedimento di sospensione in via cautelativa di Ferraiuolo ai sensi dello statuto del partito mettendo in moto l’iter di commissariamento del partito: rimarrebbe ancora in piedi la segretaria scelta pochi mesi. Imbarazzo e silenzio anche delle minoranze. Forza Italia, di cui è commissario provinciale l’ex sindaco Carlo Sarro, con il coordinamento, peraltro mai eletto, sollevò il caso dell’ing. Macchione, ex responsabile lavori pubblici, implicato in una vicenda a matrice di criminalità organizzata precedente all’attività pubblica presso il comune matesino (condannato in primo grado) e poi tirato in ballo da alcuni pentiti in altre vicende, di cui si arrivò alla cessazione presso il municipio di Piedimonte Matese con l’interruzione del rapporto di lavoro. Il gruppo di minoranza del gruppo civico di centro-destra ha quattro esponenti( espressioni di vicinanza umana agli indagati sono state usate sui social-network fermo restando la competenza al corso della giustizia) mentre Sinistra matesina è rappresentata da un solo consigliere comunale . Gli altri arrestati di Piedimonte Matese sono Gabriele D’Antonio Amministratore della società Odeia e Orlando Cesarini, socio, a cui fanno capo diverse imprese.
Michele Martusceli