La notizia che la tessera del tifoso, nelle forme in cui e’ ora previsto il rilascio, e’ illegittima – in quanto puo’ rappresentare una pratica commerciale scorretta – si e’ diffusa rapidamente tra i tifosi di tutta Italia e, in particolare, a Napoli dove a ogni gara i sostenitori degli azzurri, attraverso striscioni e cori, mostrano il proprio disappunto verso quel provvedimento voluto dall’allora Ministro degli Interni, Roberto Maroni. Nel capoluogo partenopeo il popolo del tifo in larga parte gioisce nella speranza che quella che e’ ora una decisione del Consiglio di Stato del Lazio sia una sorta di apripista per far sparire la card. Ma c’e’ pure chi dice che le garantiva serenita’ quando i figli andavano in trasferta.

Ed ora che succede? E’ l’ interrogativo che si pongono i tifosi e che, nel giro di poche ore, ha fatto il giro di radio, tv, siti web e social network dove si sono aperte vere e proprie discussioni sul tema. ”Speriamo che venga eliminata subito – ha raccontato Aldo – cosi’ io potro’ tornare allo stadio. Qualche anno fa mi sono trovato in una rissa e mi hanno diffidato. Mi dispiace molto non poter seguire ovunque il mio Napoli anche se quest’anno mi sto divertendo sui campi europei”. Discorso diverso per la signora Tina, 53 anni e due figli ‘malati’ dei partenopei. ”I miei ragazzi studiano, frequentano entrambi l’Universita’ e, fanno pure qualche lavoretto per non gravare troppo sul bilancio familiare ma quando c’e’ di mezzo il Napoli non vogliono sapere nulla. Io, con il fatto che c’era la tessera, mi sentivo un poco piu’ tranquilla quando vanno in trasferta perche’ penso che tanti ‘fetenti’ restano a casa ma ora ho paura che si possa tornare al passato. Comunque spero proprio di no”.

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