Il consigliere comunale dell’Udc di Caserta Antonio Ciontoli scrive al sindaco Pio Del Gaudio per sollecitare un intervento in via Sud Piazza d’Armi dove i pedoni sono a rischio. “Su istanza di numerosi cittadini – scrive – ho effettuato un sopralluogo in Via Sud Piazza d’Armi, al fine di sincerarmi sulle condizioni di pericolo derivate dalla apertura a doppio senso della stretta e tortuosa arteria. Si passa da una larghezza complessiva di circa 10 metri nella confluenza con Via Unità d’Italia a poco più di 6 metri nella curva a gomito nell’incrocio con il passaggio a livello di Via Maddalena a San Benedetto. Una strada con due curve importanti che rendono difficile il transito di due contemporanee automobili. Quattro direttrici di marcia si intersecano tra loro, nel tratto più stretto in assoluto, in un groviglio di lamiere che si realizza su un angusto passaggio a livello posto a delimitazione tra Caserta- Falciano e San Benedetto che, quando chiude le sbarre, blocca ora ogni flusso di movimento efficace. I residenti della strada sono inquietati per il pericolo ed indispettiti per una soluzione che se incontra il favore e la richiesta di uno o al massimo due persone, accende sicuri pregiudizi, provocando ansia a tutta la comunità residente. Coinvolti in questa vicenda sono anche i residenti delle traverse poste al di là del passaggio al livello come gli abitanti in Via Lauria e Via Politano costretti ora a guardarsi, nell’attraversamento del passaggio a livello da almeno tre flussi auto, in un gomito dove la macchina, proveniente da Via Sud Piazza d’Armi verso l’attraversamento su binari, scompare nascosta dal muro di delimitazione dell’area ferroviaria. Siamo in una strada in cui il pedone e le altre utenze deboli della strada non hanno più alcuna tutela, atteso che mancando i marciapiedi, spesso sono essi costretti a cedere il passo alle veloci automobili. Una strada in cui ho effettuato foto nelle ore serali a dimostrazione che l’altro nemico incombente è il buio, così come la segnaletica, carente e contraddittoria e che necessita di specchi per una rifrangenza delle immagini. Ciò premesso, atteso che la vicenda di Via Sud Piazza d’Armi è simile al doppio senso creato in Via Graefer (da cui adesso si sbuca direttamente in Via Eleuterio Ruggiero) e al doppio senso alternato di Via Ferrante (che in un a strada di circa quattro metri di larghezza dovrebbe vedere gli automobilisti cedersi con cortesia la corsia… x entrare in Viella Salomone) apre ufficialmente la considerazione che a monte di tali decisioni ci siano istanze di singoli che, per vedere garantito un più comodo accesso alle proprie abitazioni, lasciano alterare i criteri della uguaglianza tra i cittadini, della imparzialità della pubblica amministrazione, della rigorosa analisi tecnica in materia di mobilità e sicurezza dei cittadini, dell’interesse pubblico e diffuso, della sicurezza e tutte le altre norme di garanzia e tutela dei cittadini. Considerato che le ordinanze in materia di traffico dovrebbero contenere i pareri degli uffici tecnici (vigili e ufficio traffico) si chiede di conoscere le motivazioni di siffatte illogiche e pericolose decisioni. Si evidenzia al Sindaco che la mobilità è un tema di carattere scientifico che non deve risentire di influssi politici atteso che già ogni decisione soggiace all’assuefazione psicologica dei cittadini che dinanzi ad ogni cambiamento sono fortemente condizionati dal rischio per se e quanti altri in transito . Si rappresenta l’urgenza di una serena e compiuta analisi della problematica affinchè si attivi ogni attività utile al ripristino delle situazioni quo ante e comunque in linea con le regole della sicurezza stradale. Su Via Sud Piazza d’Armi il sottoscritto propone di rimodulare la decisione magari limitandola ai soli residenti di ed al solo primo tratto in cui la strada è larga più di 8metri (nella circostanza bisognerebbe però verificare i parcheggi a raso che in continuo si realizzano lungo il muro del Macrico)”

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui