“Ho letto le prime esternazioni del consigliere Giusy Pascarella ma, rispettando le gerarchie e i ruoli all’interno di Forza Italia, ho atteso, certa che il partito e la dirigenza sarebbero intervenuti per ascoltarla. Il silenzio assordante di questi giorni mi ha spinto però ad intervenire per fare chiarezza sulla questione”. Il sindaco di Maddaloni Rosa De Lucia interviene dopo l’annuncio del capogruppo di Forza Italia Giusy Pascarella di abbandonare il partito. “Ringrazio, fin da subito – spiega – Giusy Pascarella per il ruolo di capogruppo che ha svolto in questo anno e mezzo difendendo sempre il buon nome del partito locale, anteponendo la sua esperienza e cercando di arginare i gli interrogativi irrisolti di questa comunità, di fronte ad una oggettiva difficoltà. E’ stata brava a rendere coeso il gruppo maddalonese di Forza Italia, dimostrando sempre fedeltà e fiducia incondizionata al sindaco. La ringrazio, già da adesso, per la stima accordatami. L’analisi del consigliere Pascarella è una disamina lucida e razionale, come non ci si sarebbe aspettati da una pasionaria come lei, ma corrisponde purtroppo alla verità. La crisi nazionale dei partiti ha avuto ripercussioni anche nella nostra realtà locale. Non dobbiamo essere visti come dei numeri, né come simboli di un’adesione senza riserve agli ideali e alle strategie di un partito che in molte occasioni è risultato sordo. Le esternazioni di Giusy corrispondono alla verità e non so quanti, al suo posto, avrebbero avuto il coraggio di dire lo stesso. Ha dimostrato forza e attaccamento alle proprie idee interpretando, forse, una posizione comune all’interno di Forza Italia. Spero che il suo urlo non rimanga isolato e scuota chi di dovere dal torpore. Solo attraverso un rinnovamento che coinvolga tutti e con decisioni prese dal basso verso l’alto si potrà attuare una rinascita di questo partito, in una provincia che è la più azzurra d’Italia e che, si spera, nessuno voglia far sbiadire verso un anonimo bianco, simbolo di resa. Sono certa che le nostre strade politiche e non solo amministrative possano prima o poi ritrovarsi sotto la stessa bandiera”.