L’amministrazione comunale di Recale, guidata dal sindaco Patrizia Vestini, risponde alle critiche del Partito Democratico sulle aliquote della Tari con un manifesto in cui vengono illustrati i dettagli della nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Ecco il testo:
Il costo del servizio raccolta rifiuti non ha subìto notevoli incrementi rispetto all’anno 2013. Assestato su un valore di 1.265.595,00 euro annui. Si è passati ad un nuovo metodo per calcolare le tariffe; passando dalla Tares alla Tari, come previsto dalla legge, il numero dei componenti del nucleo familiare incide molto di più sul calcolo della tariffa stessa.
Nel calcolo delle tariffe bisogna porre l’attenzione su un ulteriore elemento: la classificazione delle utenze in domestiche e non domestiche (attività commerciali ed industriali). Per intenderci il costo totale del servizio (100%) è da spalmare tra le famiglie e le attività. Recale presenta una realtà composta da un esiguo numero di attività commerciali e da una zona industriale , ancora oggi, inesistente e pertanto il costo del servizio ricade quasi per intero sulle utenze domestiche (96%). Paragonare le tariffe tra i diversi comuni è molto riduttivo e poco esemplificativo della realtà in quanto si dovrebbero prendere in considerazione diversi fattori quali:
- numero di abitanti
- composizione dei nuclei familiari
- costi del servizio
- numero di attività commerciali presenti sul territorio.
NUMERO DI ABITANTI. Difficile paragonare grosse città come Marcianise o Caserta a Recale. Comuni che hanno un numero di abitanti simile al nostro possono avere un costo del servizio pro nucleo familiare superiore od inferiore al nostro per differenza di costo del servizio o per tariffe ancora da determinare in fase di “conguaglio”.
COMPOSIZIONE NUCLEI. Su un totale di 2505 nuclei familiari residenti a Recale, abbiamo scelto di applicare riduzioni ai nuclei familiari composti da singola persona (cioè 450 nuclei pari al 18.8%), ai nuclei composti da due persone (cioè 538 nuclei pari al 21.5%) ed i nuclei composti da tre persone (cioè 545 nuclei pari al 21.7%). In totale questi nuclei familiari rappresentano il 62% dell’intera popolazione pertanto oltre la metà della popolazione non ha subìto aumenti ma riduzioni. Se consideriamo il dato sociale che a Recale i nuclei familiari a singolo componente sono costituiti da anziani pensionati e che sono un numero piuttosto elevato, abbiamo ritenuto opportuno non gravare il costo del servizio su chi vive tali difficoltà economiche. Ovviamente i nuclei familiari più numerosi hanno subìto un aumento della tariffa anche perché producono più rifiuti. I nuclei familiari costituiti da più di sei persone (cioè 74 nuclei sono pari al 3%), da cinque persone (cioè 224 nuclei pari al 9%) e da quattro persone (cioè 654 nuclei pari al 26%) non rappresentano nemmeno il 40% dei cittadini. I nuclei familiari con più di sei persone sono addirittura solo il 3%.
COSTI DEL SERVIZIO. Recale ha un costo del servizio pari a 1.265.595,00 euro annui ma è un dato sterile se confrontato al solo dato numerico degli altri comuni. Bisognerebbe andare a spulciare quali servizi sono compresi in questo costo. Ad esempio: lo spazzamento manuale o meccanico delle strade centrali e periferiche può avere un costo variabile, la raccolta due volte a settimana della carta e cartone oppure la raccolta del vetro hanno costi maggiori.
ATTIVITà COMMERCIALI. Paragonare Recale, che ha una produzione di rifiuti da parte delle attività commerciali stimata intorno al 4%, a comuni come Casapulla o Capodrise che hanno aree commerciali come Via Nazionale Appia e Viale Carlo III è scorretto. Questi comuni possono quindi ammortizzare il costo del servizio facendolo gravare su queste attività commerciali e non sui cittadini. Addirittura Casapulla riesce ad ammortizzare il 50% del costo del servizio sulle utenze commerciali.
SIAMO SEMPRE DISPONIBILI AL DIALOGO NELL’OTTICA DI UN REALE BENEFICIO PER I CITTADINI.