Segreteria aperta ai territori. Ma anche a tutte le anime del partito. Come anticipato da Campania Notizie, Raffaele Vitale ha pronta la lista dei nomi del nuovo esecutivo provinciale. E non mancheranno le sorprese. Da quanto si apprende, il sindaco di Parete e il gruppo che lo sostiene hanno dialogato nei giorni scorsi con esponenti della minoranza. L’obiettivo è recuperare una fetta dei dissidenti per rafforzare i numeri della maggioranza. L’accordo con Nicola Caputo per dare vita a una “grande coalizione” di pacificazione pare ormai tramontato. In un primo momento l’europarlamentare era propenso a chiudere l’intesa con i gruppi Graziano-Stellato-Marino. Poi si è preso una pausa di riflessione. E al momento il “compromesso storico” appare improbabile. Anche se la fiammella del dialogo non si è ancora del tutto spenta. Nel frattempo Vitale e company hanno elaborato il Piano B, che prevede la nomina della nuova segreteria. Sarà riconfermato qualcuno della “vecchia guardia”, ci sarà spazio per i dissidenti di “buona volontà” (magari qualche caputiano scontento), si spalancheranno le porte ai circoli, soprattutto a quelli dei grandi centri. Questo il profilo politico indicato in particolare dal Graziano. In prima battuta, il presidente regionale del partito ha cercato l’intesa con Caputo. Poi il brusco stop. E una lunga stasi. Ora la maggioranza vuole accelerare. Come detto, la nuova segreteria sarà varata a breve. E la sua composizione riserverà sorprese. Sui nomi c’è il massimo riserbo. Ci sono contatti in corso che potrebbero saltare. Tra i riconfermati c’è Marco Villano. Il deus ex machina dell’operazione Asi. Il consigliere comunale di Aversa potrebbe ricevere la delega agli Enti locali. Quella più importante e delicata in vista delle elezioni amministrative e regionali. Al voto andranno importanti realtà locali. Comuni superiori ai 15mila abitanti come San Nicola la Strada e Orta di Atella. E Villano starebbe spingendo per scegliere proprio nelle città più grandi i candidati sindaco attraverso le primarie. Strano per uno come lui che, per sua stessa ammissione, non è un “fanatico delle primarie”. E allora perché propenderebbe per le primarie? Difficile intuire cosa frulla nella testa del Forlani del Pd. Lui non si sbottona. Si limita a dire a tutti “state sereni”…

Maro De Michele

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