”Le fatture me le vuoi dare o devo parlare con Tremonti?”. ”E le fatture me le vuoi fare, o ti devo denunciare alla Guardia di Finanza?”. A rivolgersi così al titolare di un centro di fisioterapia ”fantasma” è il senatore Antonio Milo, del Gal, gruppo del centrodestra.

Ma il tono non è perentorio né minaccioso, di chi sta reclamando il rispetto delle regole, bensì scherzoso, lasciando intendere che si tratta solo di una finzione perché le prestazioni per le quali si sollecita la ricevuta non sono state mai eseguite e quei pezzi di carta servono solo per ottenere indebitamente il rimborso del servizio sanitario nazionale (assistenza integrativa dei parlamentari). Questo il convincimento dei magistrati della procura di Napoli che hanno indagato Milo e un altro parlamentare, il deputato del Pdl Marco Pugliese, per falso e truffa nell’ambito dell’inchiesta sul centro fisioterapico Fisiodomus di Casavatore (Napoli), una struttura che al momento della richiesta di rilascio delle fatture già non era più attivo da tempo. Ma era stata trasformata ­ così emerge dall’inchiesta ­ in una sorta fabbrica di certificati fasulli. Questo lo scenario disegnato dai pm Henry John Woodcock, Celeste Carrano, Giuseppina Loreto e dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino che hanno chiesto e ottenuto oggi l’emissione di ordinanze di custodia per i responsabili della struttura e per l’ex sindaco di Casavatore. Nell’ordinanza di custodia, firmata dal gip Amelia Primavera, si quantifica la presunta truffa ai danni del servizio sanitario: 3960 euro a Marco Pugliese (per prestazioni in favore suo e della madre) e 9160 a Antonio Milo (in favore suo, di due figli e della moglie). I fatti contestati si riferiscono a un arco di tempo che va dal 2010 al 2012. L’indagine si basa anche sul contenuto di una serie di intercettazioni telefoniche. ”Mi puoi fare pure quella…” dice Pugliese in una conversazione del dicembre 2012. ”Ho capito, ho capito..sì si’..certificati…’, così il gestore del centro Alì Rashed che ”subito coglie”, come sottolinea il giudice. Anche Pugliese scherza al telefono: ”mi devi curare perché sono ancora inguaiato eh”. Rashed: ”come sta tua madre dopo il trattamento… sta bene”. Pugliese: ”molto meglio molto meglio”. Rashed: ”E tu come stai con la schiena?”. Pugliese: ”Io…oddio..(ride)”. Rashed: ”dobbiamo fare secondo me anche l’agopuntura l’anno prossimo, l’anno prossimo”. In un’altra intercettazione due ex dipendenti del centro appaiono spaventati dall’inchiesta giudiziaria: Paolo: ”hai capito, sono in mezzo sette parlamentari per false fatturazioni che poi chiedevano pure i rimborsi. Ma quello noi il sabato, quello facevamo con tutti quanti, hai capito? vabbè, fammi stare zitto, che mi avessero messo il telefono sotto controllo”. Rosa: ”vabbè, quando uno dice la verità”.

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