I sindacati del pubblico impiego proclamano “lo stato di agitazione per il personale delle amministrazioni provinciali”, in tutto 56 mila dipendenti, di cui 20 mila, spiegano, a rischio esubero a causa degli attesi tagli.
“Mobilitazione ad oltranza” sul territorio e poi una “manifestazione nazionale” delle categorie P.a. di Cgil, Cisl e Uil entro marzo.