CESA – Acque agitate nell’Udc di Cesa. Il recente provvedimento del segretario provinciale, Gabriella D’Ambrosio, che ha commissariato la sezione (è lei stessa il commissario) è stato considerato dalla stragrande maggioranza di iscritti e sostenitori come un vero e proprio atto di imperio. Anche perché, sostengono i centristi cesani (come si legge nel documento che hanno stilato) il referente locale democraticamente indicato e politicamente legittimato a rappresentare l’Udc è Cesario D’Agostino.
Nella sezione cittadina dell’Udc si sta manifestando, in modo dirompente, una frattura che già da tempo aveva inasprito i rapporti tra i precedenti dirigenti, Beniamino De Michele e Anna Mele, e il nuovo gruppo dirigente, capeggiato da Cesario D’Agostino. Ad onor del vero, il gruppo che si riconosce in D’Agostino è ampiamente maggioritario rispetto a quello di De Michele e Mele, che può contare dell’appoggio di pochissimi iscritti. Ma la posizione del duo De Michele-Mele, che al congresso provinciale si sono schierati con Zinzi e company, si è rafforzata dopo l’elezione della D’Ambrosio, sponsorizzata proprio dalla corrente zinziana. Mentre D’Agostino e gran parte della sezione cesana si collocarono nell’area demitiana, guidata da Pasquale De Lucia.
Sulla vicenda riguardante l’Udc di Cesa è intervenuto lo stesso D’Agostino, che in qualità di referente politico cittadino, ha ricostruito le tappe del percorso che ha portato al discutibile commissariamento della sezione cesana.
Ecco il documento integrale redatto da D’Agostino. “Da notizie di quotidiani locali, il giorno 15/12/2011, ho appreso che la Segretaria Provinciale dell’U.D.C., Dott.ssa Gabriella D’Ambrosio si è autonominata commissario della Sezione U.D.C. di Cesa. Per chi legge e per chiarezza, è d’uopo, a mio avviso, presentare una breve cronologia degli ultimi eventi verificatisi nella Sezione dell’U D C di Cesa. Nel mese di luglio 2011, la Sezione, appena costituita, è stata commissariata dal pro-tempore Segretario Provinciale, nominando commissario l’avvocato Massimo Comparone che però non si è mai visto in sezione nell’intero arco di tempo in cui si è svolto il suo ‘mandato’.
Il giorno 30 Ottobre 2011 è stata convocata un’assemblea degli iscritti e simpatizzanti nella quale si decise di nominare un coordinamento di tre persone con il compito di contattare, in vista delle prossime elezioni amministrative (del 2012), le altre forze politiche del paese, proposito regolarmente pubblicizzato sui quotidiani locali. Il giorno 04/12/2011 con una nuova assemblea è stato azzerato il coordinamento precedentemente nominato, convocando per il giorno 11 dicembre una nuova assemblea con all’ordine del giorno la nomina del referente politico della sezione di Cesa.
L’assemblea convocata domenica 11 dicembre elegge all’unanimità, con l’astensione di un solo iscritto, il referente politico della sezione dell’U.D.C. di Cesa, Cesario D’Agostino, decisione, anch’essa, regolarmente verbalizzata e trasmessa alla Segreteria Provinciale, brevi mano il giorno 14/12/2011. Il giorno 15/12/2011, la Segretaria provinciale Dott.ssa Gabriella D’Ambrosio si autonomina a commissario della suddetta Sezione. Considerati i fatti su citati, mi chiedo perché la Segretaria Provinciale si ricordi solo adesso (dopo più di due mesi dalla sua elezione) che a Cesa esiste una sezione dell’UDC? Come mai interviene solo successivamente alla democratica designazione del mio nome in qualità di referente politico?
Questa particolare e improvvisa attenzione alla sezione cesana, che per più di quattro mesi, priva di una guida, designata solo nominalmente ma concretamente assente, ha dovuto fare di necessità virtù autogestendosi per mezzo di regolari assemblee di sezione, è forse da ricercarsi nella presenza del mio nominativo nella lista del Congresso Provinciale avversaria a quella capeggiata dalla D’Ambrosio? E, soprattutto, per quale motivo al posto di autonominarsi commissario, quest’ultima non convoca il congresso cittadino per l’elezione del nuovo segretario politico?
La segretaria provinciale ha asserito che sta lavorando per la crescita del partito. E’ uno strano modo di lavorare per la crescita di un partito, quando si commissaria e si azzera una sezione che in assemblea ha espresso in modo democratico, la volontà, tempestivamente annullata, di eleggere un referente politico in attesa della convocazione del congresso cittadino”.