”Dopo 16 ore di trattativa non stop al Mise e 80 di sciopero in un mese, è stata siglata l’intesa sulla vertenza Ericsson. Ora la parola passa ai lavoratori che oggi alle 15 saranno riuniti in assemblea a Marcianise e poi esprimeranno il loro giudizio attraverso il referendum”. Lo rende noto Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm Campania. ”I punti salienti dell’accordo sono la certezza di non fare ricorso a licenziamenti collettivi fino a marzo 2019; saturazione di organici fino a 335 lavoratori, come da intesa del giugno 2014, fino a marzo 2018;per i lavoratori che ne faranno richiesta, saldo tfr; monitoraggio semestrale con Mise. E ancora – conclude Sgambati – impegno del governo su investimenti per banda larga affinchè ci siano ricadute su manifattura italiana e su ricerca e sviluppo”. L’accordo tra la Ericsson e i sindacati dei metalmeccanici è in relazione alla cessione dello stabilimento di Marcianise alla multinazionale Jabil, su cui è in atto una dura vertenza da oltre un mese. L’intesa, su cui i 435 lavoratori dell’azienda svedese delle Tlc si pronunceranno con un referendum, garantisce che non ci sarà alcun ricorso ai licenziamenti collettivi fino a marzo 2019 e che fino a marzo 2018, in media, ci sarà lavoro per 335 lavoratori grazie alle commesse che la Ericsson si è impegnata ad assicurare; ogni addetto inoltre avrà l’opportunità di richiedere il riscatto del Tfr. Nelle intenzioni della multinazionale scandinava lo stabilimento di Marcianise resterà fornitore unico globale della fibra ottica, fondamentale per la banda larga. A tal proposito il Mise, tramite il vice-ministro Claudio De Vincenti, si è impegnato ad effettuare un monitoraggio semestrale sull’andamento de lavori relativi alla banda larga al fine di valutare eventuali nuove opportunità per il sito produttivo.

 

 

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