L’ex capitano dell’Atalanta Cristiano Doni e’ stato arrestato per il pericolo di inquinamento delle prove. Il calciatore, infatti, da quanto si e’ saputo, avrebbe pagato parte della parcella dell’avvocato di un altro indagato, Nicola Santoni, per il timore che questi parlasse agli inquirenti.

Dalle indagini e’ emerso inoltre che Doni, in occasione di partite combinate, si avvaleva di una scheda intestata a un romeno ritenuta ‘sicura’ da eventuali intercettazioni. Altra circostanza che dimostrerebbe il tentativo di inquinamento delle prove e’ il fatto che Doni con Santoni avrebbe ipotizzato di alterare i dati dell’Iphone di Santoni, sequestrato nell’estate scorsa nell’ambito dell’inchiesta, cambiando la password con un computer.

 

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