SPARANISE – E’ partita l’opera di restyling riguardante la pubblica illuminazione di viale Giovanni Merola nel tratto che dalla traversa di via prati della baronessa arriva fino all’incrocio con via Garibaldi. L’intervento, inquadrato nell’ambito delle attività ordinarie di manutenzione dei beni comunali, interessa sei nuovi punti luce che andranno a sostituire i pali artistici parzialmente danneggiati.
I lavori, iniziati stamani, termineranno entro la fine della settimana e contribuiranno ad uniformare, non solo sotto l’aspetto visivo ma anche stilisticamente, tutti i punti luce presenti lungo viale Giovanni Merola rendendoli uguali anche nel colore della luce emanata. I pali artistici però non andranno in pensione, anzi, proprio in considerazione della crisi economica che sta attanagliando le economie occidentali, anche a Sparanise si è deciso di puntare su un sapiente ed accorto riutilizzo delle risorse. I vecchi pali artistici saranno prima ritinteggiati e riportati in efficienza e poi, dall’inizio di gennaio, in virtù della loro struttura estetica, troveranno nuova dimora nelle villette comunali di via Caduti di Nassirya, dove attualmente il sistema di pubblica illuminazione manca del tutto, e di via Pozzo nuovo, nelle prossimità dell’ufficio postale. Stesso discorso anche per i bracci artistici a lanterna presenti in via Vittime 22 ottobre che saranno presto sostituiti con tre nuovi punti luce che si andranno ad uniformare con quelli già presenti lungo l’importante asse viario che conduce a Francolise. Anche in questo caso, le lampade artistiche saranno recuperate e destinate ad altre strutture cittadine. “Si tratta di un intervento mirato – ha detto l’assessore alla manutenzione dei beni comunali Armando Giramma – a sostituire i pali danneggiati dal tempo e dall’usura ed uniformare i punti luce del territorio. Nel contempo, abbiamo pensato di destinare, una volta ripristinati a dovere, quelli vecchi nelle villette comunali dove, anche da un punto di vista stilistico troveranno migliore collocazione. Stiamo attraversando un momento di crisi economica ed i trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono notevolmente diminuiti: per questo motivo dobbiamo ingegnarci e trovare soluzioni alternative, capaci di garantire comunque i servizi sul territorio.”